La fusione Wind e 3 Italia è ormai entrata nel vivo dal punto di vista fiscale-giuridico, ma non ancora su quello prettamente operativo. Nel frattempo continua ad avanzare Free Mobile, chiamato ad interpretare il ruolo di quarto gestore telefonico nazionale. In molti nutrono delle perplessità nei confronti del gruppo francese, che in territorio locale sta però facendo faville.
Stando a quanto trapelato da Netstat (applicazione che si premura di misurare il traffico a cavallo delle reti mobili), Iliad sta facendo passi da gigante. Dal 1 gennaio 2017 i clienti transalpini avrebbero dovuto assistere alla limitazione della velocità di navigazione ad 1 MB/s quando appoggiati alla rete di Orange, ma pare proprio siano stati in pochi ad accorgersene.
Sapete questo cosa significa? Semplicemente che Free Mobile è riuscito a sopperire efficacemente con le proprie infrastrutture, contro ogni previsione. Il gestore francese si sta svincolando dal roaming di Orange, grazie soprattutto alle bande 1800 e 700 mHz. Il gap con i competitors è in procinto di essere colmato, cosa impensabile fino a qualche tempo fa.
Netstat lo ha confermato: il 76 % degli accessi registrati su Free Mobile si consuma da apparati domestici e mobili (in 3G e 4G), senza quindi appoggiarsi al roaming di Orange. L’evoluzione rispetto al 2012, anno in cui si è affacciata sul mercato francese, è stata sbalorditiva.
Lo stesso potrebbe accadere in Italia, all’indomani della fusione Wind e 3 Italia, operazione che ha permesso a Free Mobile di insidiarsi qui da noi. Certo, all’inizio l’operatore si appoggerà sulle reti Wind3, da cui poi proverà a svincolarsi pian piano, fino a diventare indipendente. Xavier Niel insieme al proprio entourage sta cercando di organizzare il tutto per il meglio nei suoi sempre più frequenti viaggi in Italia. Il processo sarà lento, non lo mettiamo in dubbio, ma i presupposti sembrano buoni. Cosa ne dite?