La jella di Papa Francesco. Non è vero ma ci credo

La superstizione non è più un peccato. Anche Papa Francesco prende simpaticamente le sue precauzioni contro la jella. "Non è vero ma cI credo" anche il Sommo Pontefice è un uomo. Per questo è tanto amato dalla gente

Papa Francesco e gli auguri di compleanno jettatori

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Fare gli scongiuri non è peccato. Anche Papa Francesco è superstizioso. Il Pontefice è stato protagonista di un divertente siparietto in occasione dell’udienza settimanale concessa ai pellegrini provenienti da tutto il mondo.

Sabato prossimo Papa Francesco compirà 80 anni. E diversi gruppi di fedeli mentre il Papa attraversava la Sala Nervi per salutarli hanno cominciato già a fargli gli auguri. Con tanto di torta e candelina che Papa Francesco ha spento con simpatia.

Poi però lo stesso Papa Francesco ha simpaticamente “bacchettato” i protagonisti di quegli apprezzati gesti d’affetto ricordando come al suo paese, ma anche al nostro, fare gli auguri di compleanno in anticipo porti jella e chi fa gli auguri anticipati sia considerato uno jettatore (leggi di più).

Papa Francesco ha dunque ritenuto lecito coltivare qualche piccola forma di superstizione e scaramanzia suscitando perplessità teologica di qualche bigotto. Papa Francesco ha evidenziato un tratto di divertente umanità che lo avvicina ancora di più alla gente. La Chiesa Cattolica naturalmente condanna maghi e fattucchiere. L’Amore di Dio ed il libero Arbitrio sono principi fondamentali della Dottrina rispetto ai quali non ci sono equivoci. Un corno puntuto, una gobba, un rituale personale quando si comincia la giornata o prima di un esame, il colore di una camicia non possono determinare, né determinano il destino personale e collettivo. Così come la manifestazione anticipata degli auguri di compleanno a Papa Francesco è sincera: mille anni di vita al Pontefice.

Ma in fondo anche Papa Francesco è un uomo. E cosa c’è di male nel praticare il “Non è vero ma ci credo” che Peppino De Filippo consacrò nell’omonima commedia del 1942 ? (leggi di più). La burlesca vicenda del protagonista ossessionato dalla superstizione dimostra l’infondatezza delle credenze ma al tempo stessa suscita solidarietà e comprensione. Anche Gesù nel Vangelo invita a guardarsi, il malocchio, da persone e comportamenti negativi.

Scherza con i fanti e lascia stare i santi. Ma senza esagerare un pizzico di superstizione infonde ottimismo e coraggio. Ci fa sentire più protetti anche se sappiamo bene come tutto dipenda da noi. E sono convinto che Papa Francesco, insieme al Santo Rosario, in tasca porti sempre un ferro di cavallo argentino. Non è che gli manchino i nemici e le avversità. Ed è sempre meglio esser previdenti. Viva Papa Francesco e per gli auguri ne  parliamo sabato prossimo.