Tempo utile in questi giorni per presentare il modulo di esenzione del Canone RAI per il 2017 e tempo pure di tante polemiche intorno alla tassa governativa tanto odiata in passato quanto adesso, vista l’obbligatorietà dell’esborso nella bolletta della luce elettrica. Come stanno le cose in questo momento?
Già ho riportato ampiamente le nuove scadenze perentorie che spingono tutti a stare allerta in questi giorni. Come raccomandato dall’Agenzia delle Entrate, meglio presentare il modulo di esenzione del Canone dell’imminente 2017 entro il 20 dicembre, per evitare che, a partire dal 1 gennaio, si comincino a borsare i fatidici 10 euro mensili per la tassa. Ma nel nuovo caos per la preparazione del fatidico momento in cui si autodichiara di non avere un televisore, c’è pure il gran polverone sollevato dalla class action che l’avvocato Luigi Piccarozzi ha appena lanciato. Di seguito spiegato il motivo.
Il Canone Rai è legittimo? Tanto più il modulo di esenzione per il 2017 è altrettanto valido? Proprio l’autodichiarazione è subito definita da Pizzarotti come non giusta e questo per un motivo molto semplice: la necessità di scaricare il relativo modulo online quando non tutti i contribuenti hanno accesso ad un computer e tanto più ad una stampante, rende la procedura di richiesta esenzione davvero complicata e farraginosa. Sarebbe stato logico, oltre che giusto, inviare in bolletta, una semplice copia della domanda necessaria, nulla di più. Tanto più i tempi di presentazione della stessa richiesta sono stati fin qui sempre troppo brevi, ben al di sotto dei 60 giorni garantiti per legge.
Nel mirino della class action di Pizzarotti, anche la stessa illegittimità costituzionale della tassa che è un’imposta di scopo e come tale andrebbe pagata con i bollettini postali o anche con i moduli F23 e F24: insomma, la sua presenza della bolletta della luce è assolutamente ingiustificata oltre che scorretta.
Cosa succederà se la class action per il Canone RAI andrà avanti fino ad un inaspettata vittoria? In questo scenario apocalittico per lo Stato italiano ma non certo per i cittadini, addirittura si dovrebbe ritornare a pagare la tassa con i bollettini e quanto dato finora bisognerò pure rimborsarlo. Chissà come andrà a finire.