Aneddoti e curiosità su I Medici, Annabel Scholey e Alessandro Sperduti al Roma Fiction Fest 2016 (video)

L'esperienza sul set de I Medici raccontata dal cast: le dichiarazioni di Annabel Scholey, Paolo Buonvino e Alessandro Sperduti al Roma Fiction Fest 2016

I Medici, video di Annabel Scholey e Alessandro Sperduti

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A poche settimane dalla conclusione della prima stagione, parte del cast de I Medici ha partecipato al Roma Fiction Fest 2016 per raccontare la straordinaria esperienza sul set della coproduzione internazionale di Rai Fiction, dedicata alla famiglia di banchieri e mecenati considerati i principali promotori del Rinascimento italiano.

INTERVISTA AD ANNABEL SCHOLEY SU I MEDICI E LA SECONDA STAGIONE (VIDEO)

Gli attori Annabel Scholey e Alessandro Sperduti, insieme all’autore della colonna sonora originale Paolo Buonvino, hanno raccontato al pubblico del Festival romano dedicato alla serialità qualche retroscena inedito dalle riprese durate cinque mesi tra Toscana e Umbria, ribadendo quanto sia stato straordinario prendere parte ad un progetto così ambizioso e dalla vocazione internazionale. Tra grandi amicizie nate sul set, l’enorme orgoglio di raccontare una storia epica e piccoli aneddoti dal set, l’incontro ha rivelato alcune curiosità al pubblico de I Medici, proprio nel giorno in cui la serie è sbarcata in mezzo mondo su Netflix.

Annabel Scholey, che del Roma Fiction Fest è anche giurata, ha spiegato di essersi innamorata del personaggio di Contessina de’ Bardi sin dal primo momento in cui ha letto la sceneggiatura.

Fin dalla prima volta che ho aperto il copione e ho letto la mia parte ho capito che avrei dovuto interpretare Contessina: lo sceneggiatore mi aveva spiegato che il suo ruolo era il cuore della storia e me ne sono accorta fin dalla prima lettura. Ero eccitata all’idea di conoscere questo personaggio ed esplorarne tutti gli aspetti, pur non essendo madre ho voluto entrare in questo personaggio e conoscerla come madre e matriarca di famiglia: è stato immediatamente chiaro per me che si trattava di un personaggio speciale e non mi sorprende che il pubblico l’abbia amata fin da subito, perché è successo anche a me.

Per Annabel Scholey non è la prima esperienza in Italia, ma certamente ha raggiunto il grande pubblico con I Medici, diventando l’eroina del pubblico con l’iconica scena in cui fa irruzione a cavallo nel palazzo della Signoria.

Questa è stata un’esperienza meravigliosa, molto complicata all’inizio perché sono arrivata solo pochi giorni prima dell’inizio delle riprese, ma anche perché non parlo italiano e non avevo mai cavalcato un cavallo prima d’ora, ad esempio. Ma forse è stato meglio così perché arrivando tardi non ho avuto il tempo di sentire lo stress: ero come in una bolla. Ho amato lo staff, il cast – erano tutti davvero talentuosi – i costumi, le scene: credo che sono in Italia si potesse realizzare un progetto così bello. Un team fantastico, sono ancora in contatto con molti di loro: all’inizio mi sono sentita un pesce fuor d’acqua ma poi rapidamente ho cominciato a capire l’italiano, ad esempio adesso riesco a capire quando parlano di me, anche se non lo parlo. La scena del cavallo? Ho imparato a cavalcare in quel momento, non lo avevo mai fatto prima, ma ho scoperto che mi piace molto: quella scena l’abbiamo girata tre giorni prima di Natale ed è stato probabilmente il Natale più bello della mia vita. Adesso cavalcare è diventato uno straordinario hobby per me.

Annabel ha anche parlato del doppiaggio e della stranezza di sentire le sue scene in italiano, perché nonostante sia stata scelta una doppiatrice bravissima, inevitabilmente, certe sfumature della voce non possono essere replicate, così come quando si procede al doppiaggio di sé stessi in fase di post produzione. Innamorata dell’Italia, ha assicurato che tornerà volentieri a lavorare nel nostro paese, che conosce da quando era ragazzina dopo aver girato a lungo tra Campania, Umbria, Veneto e Toscana. La sua speranza è di poter un giorno recitare in italiano.

Anche Alessandro Sperduti ha parlato di un’esperienza eccezionale: il giovanissimo attore che ha recitato nei panni Piero de’ Medici in inglese per poi doppiare le sue scene in italiano, ha ricordato ha ricordato di essere entrato in sintonia con il regista sin dal primo provino e ha ribadito che dietro la produzione de I Medici c’è stato un grande lavoro di preparazione sui personaggi e sulla loro resa sullo schermo, ad esempio sulla lingua.

Sperduti ha anche raccontato un aneddoto riguardante il suo incontro con Dustin Hoffman, interprete di Cosimo de’ Medici: nonostante avesse preparato un discorso per presentarsi, è riuscito per ben due volte a fare scena muta, limitandosi a un semplice Nice to meet you.

Il musicista Paolo Buonvino ha spiegato in che modo ha cercato di coniugare tradizione e modernità componendo le musiche originali della serie e ricordando che già all’epoca di Lorenzo de’ Medici grandi musicisti vivevano a Firenze in quello che era un clima culturale di grande ispirazione per artisti di ogni genere. La bravura degli attori l’ho aiutato nel personalizzare i temi musicali che hanno accompagnato per l’ottanta per cento delle scene la prima stagione dei Medici. La scelta di Skin per la sigla è stata improntata alla ricerca di una contemporaneità ed apertura internazionale, ma soprattutto per la sua capacità di coniugare “aggressività e dolcezza“.

Nessun accenno alla seconda stagione, ma come rivelato da Annabel Scholey ai nostri microfoni, le riprese dovrebbero partire il prossimo anno.