Il Samsung Galaxy S8 monterà lo Snapdragon 835 (almeno da come riportato in un articolo di PhoneArena.com), realizzato nelle fonderie del produttore asiatico con un processo produttivo di 10nm.
Il chipset, oltre al portabandiera sudcoreano, dovrebbe equipaggiare anche lo Xiaomi Mi6, almeno stando a quanto affermato da Keving Wong, CEO dell’istituto di ricerca IHS per la Cina. Benché non sia ancora stato ufficializzato, lo Snapdragon 835 dovrebbe configurarsi come un octa-core a tutti gli effetti, il primo della linea Snapdragon per Qualcomm, con frequenza da 2.2 GHz.
Non è tutto: il processore dovrebbe essere assistito dalla scheda grafica Adreno 540, capace di raggiungere uno score del 30 % più alto rispetto alla precedente Adreno 530, che attualmente milita insieme allo Snapdragon 821 (il chipset che alimenta il OnePlus 3T). Se a quanto appena detto aggiungiamo che lo Snapdragon 835 sarà realizzato con un processo produttivo a 10nm in luogo dei 14 con cui è stato forgiato lo Snapdragon 821, nulla ci vieta di affermare che il prossimo lavoro di casa Qualcomm segnerà una svolta anche dal punto di vista dei consumi, richiedendo un quantitativo di energia molto inferiore alla media.
Un gran bel colpo questo per il Samsung Galaxy S8, chiamato a rilanciare il buon nome dell’azienda sudcoreana dopo il disastro combinato col Note 7 (qui per i motivi che avrebbero provocato le tante esplosioni, alla base del ritiro definitivo dal mercato).
Servirà un lavoro di assoluta precisione per rendere unico il prossimo flagship di casa Samsung, combinando insieme innovazione e cura dei dettagli. Siamo convinti il produttore saprà farsi perdonare degli errori commessi quest’anno, proprio a partire dal Samsung Galaxy S8. Tutti d’accordo o tra voi c’è qualche voce fuori dal coro?