Recensione Una Mamma per Amica Estate, ovvero come un musical offuscò Jess Mariano

Il terzo episodio del revival di Gilmore Girls è senza dubbio il più debole dei quattro, ecco perché: recensione Una Mamma per Amica Estate

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INTERAZIONI: 35

C’è una considerazione con cui è opportuno aprire una recensione di Una Mamma per Amica “Estate”: dei quattro mini-film di cui il revival di Gilmore Girls è composto, il terzo è senza dubbio il più debole.

Tra gag reiterate e poco divertenti, situazioni apparentemente prima di senso e l’eccessiva lunghezza del musical di Stars Hollow, infatti, Estate ha una posizione effettivamente infelice – visto che precede Autunno, il più denso dei quattro episodi – e soffre del vuoto di argomenti lasciati dagli episodi precedenti. O forse è solo organizzato male.

L’unico aspetto davvero saliente di questo episodio è infatti il ritorno di Jess Mariano, il cui ruolo – permettetemi di dirlo – è davvero ridicolo. Jess torna a Stars Hollow dopo forse un secolo, e lui e Rory sembrano in gran confidenza, sebbene non ci fosse traccia di un contatto tra loro nei mesi precedenti. Esattamente come nella sesta stagione, Jess è la spinta che dà a Rory la forza di fare qualcosa di buono: ai tempi era tornare a Yale e laurearsi, qui è scrivere un libro su di lei e sua madre.

È un peccato che un personaggio come quello di Jess, costruito in maniera egregia e soprattutto portatore sano di una delle crescite più complete di Una Mamma per Amica, sia stato “utilizzato” ancora una volta solo ed esclusivamente per riportare Rory sulla retta via: sono convinta che Jess avrebbe potuto dare molto di più al revival e alla stessa Rory, e che questa opportunità ci sia stata ingiustamente portata via.

A Jess poteva ad esempio essere dedicato almeno parte del tempo impiegato per il musical di Stars Hollow. Non fraintendetemi, Gilmore Girls è da sempre piena di spettacoli, fiere, musical e quant’altro, ma la durata di quello contenuto in Estate è a dir poco eccessiva e soprattutto ingiustificata.

Molto debole è anche la scelta di Rory di prendere in mano la direzione della Stars Hollow Gazette. Per quanto logico – il giornale che l’ha appassionata alla scrittura è sacro, chiaro – sembra un po’ assurdo che la disperazione di una Rory che non vuole arrendersi all’essere tornata a Stars Hollow la spinga ad accettare il lavoro, che non la remunera con il becco di un quattrino. Come minimo mi sarei aspettata di vedere la redazione rifiorire sotto la guida di Rory, che finalmente è al vertice di un giornale e può persino bacchettare Doyle, ma tutto questo non accade: ciò che ci spetta sono due anziani che non sembrano molto entusiasti del loro mestiere e un inutile e troppo lungo giro di distribuzione dei giornali.

Tirando le somme, Estate poteva essere decisamente gestito meglio: un’ora e mezza su sei ore è in percentuale il 25%, e contando quanto fosse atteso il revival di Una Mamma per Amica forse ci si poteva pensare due volte prima di organizzare così male il tempo nell’episodio. Meno gang dei trentenni e più Jess Mariano per la prossima volta, e nessuno si farà male.