Lino Guanciale, da L’Allieva a testimonial per UNHCR, confida: “Volevo diventare medico”

Dopo L'Allieva, Lino Guanciale si lancia in un nuovo ruolo: testimonial per UNHCR. E rivela che da giovane avrebbe voluto fare il medico.


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Dopo l’esperienza con L’Allieva, la fiction di successo di Rai1 che è già stata rinnovata per una seconda stagione, Lino Guanciale si gode il suo periodo di relax e si lancia in nuovi progetti. L’attore ha annunciato tramite la sua pagina Facebook che sarà testimonial per UNHCR, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, per la campagna “Mettiamocelo in testa” che invita a contribuire per il diritto all’educazione ai bambini rifugiati nelle zone di guerra. Ecco il suo messaggio:

“Care Amiche e Amici, ho accettato con entusiasmo la proposta di fare da testimonial per UNHCR. La campagna, infatti, #mettiamocelointesta tocca un argomento che mi è caro da sempre: l’educazione. Chi mi conosce almeno un poco sa quanto la pedagogia, la formazione e il dialogo interculturale mi appassionino, e dato questo mio profondo interesse il sodalizio con UNHCR pareva davvero scritto nel destino. Sono lieto che come me tanti amici e colleghi abbiano deciso di supportare questa campagna: con uno sforzo davvero piccolo possiamo aiutare a costruire un grande cambiamento, tanti bambini rifugiati possono veder crescere il proprio futuro attraverso un gesto che a noi costa quasi nulla… che ne dite? Lo facciamo assieme?”

Lino Guanciale ha decisamente preso molto sul serio questo incarico, come si nota nel suo post pubblicato su Facebook. Insomma l’attore è completamente diverso dal suo personaggio de L’Allieva, il presuntuoso e arrogante Dottor Conforti. Nel corso di un’intervista, Lino ha rivelato di avere qualcosa in comune con il suo personaggio: il suo percorso formativo.

“Interpretare un medico è stato estremamente stimolante per me perché la medicina era una delle opzioni professionali che avevo vagliato appena data la maturità. Avevo fatto anche il test d’ingresso a Roma, a La Sapienza, e lo avevo passato anche bene. Dovevo solo rettificare la mia iscrizione, ma l’ultimo giorno utile ho detto a mio padre – medico – che non l’avrei fatto.” Tuttavia, l’attore confida, nel corso dell’intervista, che, come aveva immaginato, suo padre all’inizio non aveva preso bene la sua decisione, poi lo ha supportato nel suo mestiere d’attore: “Ti permette di entrare nei panni di tanti personaggi diversi ogni volta, e finalmente è capitato di mettere un camice”, ha concluso, riferendosi alla fiction L’Allieva.

Se non avesse fatto l’attore, Lino Guanciale avrebbe optato per diventare medico. Visto come sono andate le cose, tra fiction Rai di successo – non lavorerà mai a Mediaset – è stato un bene che alla fine abbia scelto una carriera professionale nel mondo dello spettacolo.