Con L’Allieva Lino Guanciale ha rilanciato la sua carriera televisiva, ottenendo il consenso di critica e pubblico grazie al ruolo del duro ma carismatico dottor Conforti. Insieme a I Medici, la fiction di Rai1, già rinnovata per una seconda stagione, si è confermata uno dei successi stagionali della rete, in grado di attrarre picchi di 5 milioni di telespettatori a puntata.
L’ultima puntata de L’Allieva ha visto la protagonista Alice Allevi (Alessandra Mastronardi) scegliere la sua vita professionale al fianco del bel dottore, rinunciando alla possibilità di partire per un’esperienza all’estero col suo fidanzato Arthur.
Dopo la fine de L’Allieva, Lino Guanciale si gode l’amore dei fan e un periodo di meritato riposo. Qualcuno lo ha nominato come erede di Terence Hill, ma l’attore di Avezzano per ora conferma la sua fedeltà alla Rai e rifiuta qualsiasi impiego a Mediaset. Nel corso di un’intervista con il settimanale Oggi, Guanciale ha parlato del suo rapporto con la rete di Berlusconi e ha spiegato i motivi per cui non lavora nelle sue produzioni televisive.
“Il punto più basso lo toccai la sera in cui il Milan vinse la Champions con due gol di Inzaghi. Piansi per ore, non capivo dove stessi andando. Era il periodo in cui mi rifiutavo di fare tv, era la paura di non essere adatto.” E poi confessa: “Mi avevano pure offerto il ruolo di Marco Bocci in Squadra antimafia. Però va bene così: lavorare in Rai, per me, è stata la cosa migliore”.
A quanto pare, dopo L’Allieva, Lino Guanciale esclude ogni possibilità di partecipare a una fiction prodotta da Mediaset per ragioni politiche: “Berlusconi non lo conosco, ma è stato rappresentante e portavoce di tutto quello che a me non piaceva di questo Paese.”
Considerato tra i sex symbol italiani, Lino è amatissimo tra le ragazze che l’hanno seguito ne L’Allieva, ma nella vita privata è legato sentimentalmente alla collega Antonietta Bello, con la quale ha una relazione da sette anni: “Siamo molto indipendenti,” racconta a Oggi, “tendiamo a non mischiarci sui social e nel lavoro. Ci spalleggiamo.”