Bufala Whatsapp all’ordine del giorno da un po’ di tempo a questa parte e, per la serie “a volte ritornano”, oggi tocca concentrarsi nuovamente sul messaggio riguardante la falsa richiesta di donazione di sangue. Si tratta a conti fatti di una catena che ha fatto il giro del web già nel corso dello scorcio iniziale del 2016, quando ho portato immediatamente la notizia alla vostra attenzione, ma evidentemente qualcuno ha pensato bene di farla tornare di moda anche nella prima settimana di novembre.
In cosa consiste la bufala di oggi? Sostanzialmente attraverso la nota app sta girando una disperata richiesta di aiuto per una bambina che necessita di sangue. La Polizia Postale già in passato si è attivata per confermare che si tratta di una notizia priva di ogni fondamento, invitando pertanto coloro che riceveranno il messaggio in questione ad ignorarlo. Come riconoscerlo? Fondamentalmente il testo è il medesimo che vi ho riportato a suo tempo:
“Mi hanno chiesto di diffonderlo dal policlinico per il reparto pediatria… Mi aiuti a diffonderlo? C’è bisogno di sangue A RH negativo x una bambina che sta molto male.. aiutate a diffonderlo. La referente è Elisa Montagnoli – tel. 345 0857172 Mandalo ai tuoi contatti WhatsApp per favore. grazie”.
Insomma, episodio decisamente da condannare, anche perché in questi casi il rischio è che si possa generare l’effetto “al lupo al lupo”, creando così un approccio negativo da parte del pubblico nel caso in cui in futuro dovessero prendere piede richieste reali. Questi, del resto, sono i rischi connessi all’utilizzo di app come Whatsapp, ma come sempre avviene in questi casi è sufficiente informarsi con applicazione per scoprire quali sono i messaggi non veritieri che non vanno alimentati attraverso le classiche catene di Sant’Antonio.
Per una volta, dunque, le menzogne su Whatsapp non mettono a rischio le nostre carte di credito, ma rappresentano più semplicemente un fastidio, relativo tra le altre cose ad argomenti delicati. E voi avete mai ricevuto messaggi di questo tipo?
Certo che l’ho ricevuto… La cosa più odiosa è che ci cascano anche consiglieri e addirittura Presidenti AVIS e Afds che condividendo su gruppi wathsap e facebook danno una ufficialità massima a questa schifosissima bufala…