Il Mi Band 2 è l’ultimo fitness tracker indossabile dell’azienda cinese Xiaomi, il terzo della serie (dopo Mi Band e Mi Band 1s) e il primo che si arricchisce di uno schermo e di un rilevatore di battito cardiaco. L’ho indossato e provato per una settimana per le mie lunghe camminate per andare e tornare da lavoro, leggiamo com’è andata:
MATERIALI
Come per i modelli precedenti il Mi Band 2 è composto da 2 parti distinte, la capsula, e il cinturino in gomma. Nonostante il prezzo economico i materiali sembrano solidi e il cinturino, che sembrava usurarsi facilmente nei predecessori, sembra di qualità maggiore, anche se servirebbe più tempo per capirne la resa alla lunga, quindi vi aggiornerò più avanti.
Tenete anche conto che in rete si trovano tantissimi cinturini compatibili di qualità superiore, per cui potrete sempre acquistarne uno nuovo o cambiarlo quando vorrete.
Nella confezione è incluso anche un cavo USB per caricare la capsula, per cui ogni qual volta che andrà ricaricato dovremo sganciare la capsula dal bracciale.
La capsula del Mi Band 2 ha la certificazione IP67 quindi risulta impermeabile, ma tale certificazione non garantisce alcun test per immersioni maggiori di 30 minuti e maggiori di 1 metro di profondità, io l’ho utilizzato sotto la doccia ogni giorno e il dispositivo ne è uscito vivo, ma non rischierei di più fossi in voi.
La capsula ha uno schermo OLED da 0.42 pollici visualizza i dati come il tempo, passi totali, calorie bruciate, la distanza percorsa e la durata residua della batteria, mentre sul lato inferiore dell’apparecchio (la parte che tocca la pelle) c’è un sensore ottico per la rilevazione della frequenza cardiaca, che però non funziona in maniera continua ma solo quando chiamato in causa.
MONITORAGGIO E SOFTWARE
Una volta tirato fuori dallo scatolo il Mi Band 2, tramite il pulsante touch presente nella parte frontale visualizza alcuni informazioni di default, ma scaricando dal Playstore o dall’Appstore l’applicazione ufficiale Mi Fit sarà possibile personalizzare queste informazioni con ulteriori altre funzionalità molto interessanti.
Sarà possibile far visualizzare anche calorie, distanza e batteria residua, potremmo far sbloccare il nostro telefono se il Mi Band è nelle vicinanze o attivare notifiche per chiamate, SMS o specifiche APP.
Un altra funzionalità molto interessante è il tracciamento del sonno che l’app visualizzerà ad ogni risveglio, l’ho trovata abbastanza precisa, ha rilevato perfettamente quando sono andato a dormire e quando è suonata la sveglia, con relative interruzioni del sonno per imprevisti.
Ogni mattino quindi, sapremo la quantità di sonno della notte precedente, con distinzioni tra fasi di sonno leggero e sonno profondo.
È inoltre possibile impostare voi stessi obiettivi personali, come il numero di passi compiuti in un solo giorno, e, come è il caso con altri dispositivi indossabili, ed è possibile confrontare le prestazioni con quella dei tuoi amici, o condividere i risultati sui social.
BATTERIA E RICARICA
La batteria del Mi Band 2 è di 70mAh e può durare fino a 20 giorni con una singola carica, secondo Xiaomi, ma naturalmente, più notifiche sono state attivate, e più velocemente la batteria si scaricherà. Mentre per ricaricare la capsula dovremmo ogni volta dividere la capsula dalla banda, è un po’ scomodo, ma non peggio dei concorrenti.
CONCLUSIONI
Il Mi Band 2 rappresenta un imbattibile rapporto qualità prezzo se paragonato con gli altri indossabili concorrenti.
L’applicazione dello smartphone fa il suo dovere, ma una componente “social” e maggiormente coinvolgente e l’apertura alle app di terze parti (per ora il supporto è solo a wechat e google fit) sarebbe sicuramente la ciliegina sulla torta.
Ma se consideriamo la durata della batteria, il design accattivante e tutte le cinghie sostituibili, non posso che consigliarlo.
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