La popolarità e la professionalità sono contigue? Di certo possono andare di pari passo, ma non sempre l’una è legata all’altra. Questo potrebbe essere il succo dell’articolo di Michele Monina su Emma Marrone, artista che vanta un nutrito fanbase in Italia ma attira anche molte critiche.
Alcuni giorni fa, il giornalista e critico musicale ha sollevato alcune osservazioni sui numeri ottenuti dal tour di Emma Marrone negli ultimi mesi. Un appunto costruttivo, non senza affondi puntuali, che dà numerosi spunti all’artista o al suo staff per migliorare gli incassi.
Dati alla mano: l’Adesso Tour di Emma Marrone, ideato per promuovere il suo ultimo album, ha attirato nei palasport italiani numerosi ammiratori, registrando qualche sold out. Basta questo per dire che la cantante salentina fa ancora parte dell’Olimpo musicale?
Di sicuro no e lo spiega Michele Monina. I biglietti dei live di Roma e Milano sono stati distribuiti per lo più come omaggi dalle radio, regali all’interno degli Instore, accrediti alla stampa oppure concessioni dagli sponsor. Statistiche verificabili, non si tratta di un’opinione. Eppure molti fan di Emma Marrone, che si fanno chiamare Bestie, non sembrano aver accettato questa puntualizzazione del giornalista.
In quanto tale, Monina si avvale del diritto di critica, sancito dalla giurisprudenza e dalla Costituzione, e questo dovrebbe bastare per mettere a tacere alcune illazioni di bassa lega sollevate all’interno del fanclub di Emma Marrone. Un diritto troppo spesso piegato alla volontà dei più, con conseguente messa alla gogna delle voci contrarie al coro.
Guai a toccare Emma: la schiera di sfegatati che circonda l’artista non gradisce che si possa parlare in modo critico di lei. E le quelle mosse a Monina dai classici leoni da tastiera, che circolano liberamente all’interno dei social senza porsi domande sulle conseguenze delle loro azioni, non si sono soffermate minimamente su questo dato, anche se dovrebbe far riflettere. Quel che più ha scatenato la rabbia del pubblico è l’osservazione che Emma Marrone non gode più di quella popolarità conquistata in seguito alla vittoria ad Amici di Maria De Filippi o all’interesse pubblico che Emma è riuscita ad ottenere in seguito alla separazione da Stefano De Martino, finito fra le braccia di Belen Rodriguez. Un dato che Monina collega ai risultati meno esaltanti di questa nuova fase musicale della cantante.
Dando di sé l’immagine della ragazza della porta accanto dall’onnipresente sorriso, Emma ha generato indubbiamente un moto di empatia da parte degli ammiratori, interessarsi indubbiamente anche alla sua vita privata e tutto quello che ne consegue, tanto da spingerli in massa verso i live. Anche questo potrebbe essere considerato un dato di fatto. Come lo è dire che una buona parte dell’attività di Emma Marrone sui social vira verso contenuti che esulano dalla musica. Dalla foto con il cane al cuore fatto all’orizzonte, dalla gif in cui strizza l’occhiolino fino ai gossip sui possibili amori del momento. Tutto tranne che musica.
Per i fan e le groupie la critica circostanziata di Monina è diventata la classica goccia che fa traboccare il vaso. Ed ecco che sono nati i rimbrotti, le accuse e molti, troppi, insulti diretti al giornalista in pubblico o in privato.
“Un buon consiglio irrita l’orecchio“, dice un antico proverbio, ed è proprio il caso di dirlo. Almeno a giudicare dai toni sprezzanti con cui è stato trattato Monina, reo solo di aver fatto il suo lavoro ed affermato quella che secondo lui è una verità. Interpretata con i suoi strumenti e dal suo punto di vista, ma indubbiamente plausibile. Sono seguite frasi irripetibili e azioni degne di uno stalking di massa: molti fan di Emma, spesso anche in un italiano impresentabile, non hanno esitato ad incitare gli altri alla sommossa e a bersagliare la pagina Facebook di Monina.
Tralasciando le brutture linguistiche dei post (“è il T9” è la scusa più quotata per non ammettere la propria ignoranza grammaticale, ndr), quello che è evidente è un attacco ingiustificato nei confronti di un professionista che sta parlando con cognizione di causa e, volendo, sta anche suggerendo all’artista in questione di non svendere i propri biglietti solo per registrare alti numeri, ma puntare ad un pubblico pagante e fidelizzato in modo intelligente. L’ingrediente necessario per la buona riuscita di questa ricetta è proprio la musica.
Avere a che fare con ragazzini e ragazzine che pensano di essere in diritto di vomitarti addosso odio, così, gratis, è davvero avvilente. Del resto ognuno ha i fan che si merita.
Pubblicato da Michele Monina su Venerdì 14 ottobre 2016
Appena 24 ore prima Michele Monina era finito al centro di un’altra polemica, dopo un articolo scritto su Il Volo. Il giornalista aveva sottolineato come i tre Tenori Gianluca Ginoble, Piero Barone e Ignazio Boschetto non siano paragonabili a nomi come quelli di Placido Domingo, Luciano Pavarotti e José Carreras. Anche in questo caso, un dato di fatto. E per verificarlo basta andare a ripercorrere le loro carriere.
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Pubblicato da Michele Monina su Mercoledì 12 ottobre 2016
Adoro Il Volo ma vorrei spezzare una lancia in favore del povero Michele Monina.
Signore, ma lo avete visto in foto?
No, la natura non è stata generosa con lui.
Riuscite ad immaginare la sua frustrazione nel vedere questi ragazzi dotati di una voce eccezionale e per giunta giovani, belli, adorati dalle fan di tutte le età e di ogni latitudine, che riscuotono un successo dietro l’altro?
Che cosa ha realizzato lui nella sua vita? Dice di aver scritto più di 60 libri. Sono forse trattati di musica, saggi sulle tecniche di composizione? No, sono biografie di artisti sconosciuti. Perché ovviamente quelli famosi se le fanno scrivere da biografi bravi. Il suo unico merito è di condividere la stessa natura rabbiosa e rancorosa del suo padrone e di essere disposto a stroncare tutti gli artisti che non seguono gli stili di importazione anglofona. Ma dovrà pure sbarcare il lunario questo povero diavolo, no, visto che di certo non campa vendendo i suoi libri!
Nei suoi articoli rivela che la cosa più irrante per lui è vedere Gianluca che fa l’occhiolino nella telecamera. Povero Monina, lo so, deve essere dura per te ma fattene una ragione. Tu sai benissimo che quando Gianluca fa l’occhiolino nella telecamera dall’altra parte ci sono ragazze che piangono, urlano, svengono, se lo facessi tu ci sarebbero ugualmente ragazze che piangono, urlano, svengono, ma dallo spavento, perché sembrerebbe il ghigno di Dracula.
Posso solo immaginare quante volte avrai fantasticato di essere al loro posto, di avere centinaia di ragazze che attendono ore per farsi fotografare insieme a te, che ti dedicano video in cui dichiarano il loro amore per te. Lascia perdere, Monina, continua a sognare e se non lo hai ancora fatto non approfondire guardando i video su Youtube o leggendo i commenti, non farebbero che aumentare la tua disperazione e ti spingerebbero a scrivere articoli ancora più rabbiosi. Ma come hai visto non serve sputare veleno su di loro, perché l’invidia e la cattiveria sortiscono l’effetto contrario, più cercano di distruggerli più aumentano i loro estimatori. Come ha detto Piero “se questo è l’effetto delle critiche, signori dateci sotto”.
L’articolo era velenoso, di parte e poco veritiero; io vengo dal concerto di Roma dove c’era gente in fila dal giorno precedente; il parterre scoppiava letteralmente e le tribune erano piene; non serve sempre ricollegare tutto alla vita privata; noi fan la seguiamo per la sua musica e le sue bellissime canzoni. I numeri parlano per lei e dovrebbero zittire qualsiasi giornalista. Giusto ieri il singolo “Arriverà l’amore” è stato certificato platino, di cosa stiamo parlando?
Il signor monina dice tante cavolate..per questo prende critiche..Io sono stato ai concerti sono tutti pieni quelli di Emma..non saranno tutti sold out ma altro che vuoti..ha fatto paragone con l amoroso dove il parterre è con le sedie ed entra tanta tante gente in meno..poi parla che ha floppato il disco è neanche qui sono d accordo..mancano 2mila copie al 2platino..in più i singoli sono sono 2,platini e un oro….di questo periodo se questi sono numeri da flop..ma vada a cambiare mestiere .. incompetente
il diritto di critica è una cosa, ma Monina scrive articoli che trasudano solamente astio e cattiveria gratuita, talvolta al limite della diffamazione. (vedi il caso del Il Volo). Chi semina vento raccoglie tempesta. Non si lamenti il pennivendolo, impari a criticare rispettando il lavoro altrui, anche se non gli piace.