Il creatore di Glee sugli anni passati sul set: “Sono stati i momenti migliori e peggiori della mia vita”

In una lunga intervista, Ryan Murphy ha parlato del tempo trascorso sul set di Glee, ricordandone momenti felici e altri decisamente meno

Il creatore di Glee sugli anni passati sul set: "Sono stati i momenti migliori e peggiori della mia vita"

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Ryan Murphy non è certo un nome sconosciuto nel panorama delle serie tv: tra le sue creazioni ci sono show celebri come Nip/Tuck, American Horror Story, The People vs. O.J. Simpson e Glee. Proprio quest’ultima è ancora unica nel suo genere, incarnando il teen drama quanto il musical e non avendo precedenti simili – né degni successori, essendosi conclusa nel 2015.

Né Murphy né i co-creatori di Glee Brad Falchuk e Ian Brennan immaginavano però che la loro serie sarebbe diventata un successo planetario già con la première della prima stagione, nel 2009. “Sono tornato dall’India con Julia [Roberts, con la quale stava girando Mangia, Prega, Ama, ndr], e mi sentivo come i Beatles” ha raccontato Murphy in una lunga intervista con Entertainment Weekly, “Era una cosa da pazzi, non potevi andare in giro con quei ragazzi“.

Tuttavia, come ogni cosa di successo, anche Glee ha avuto le sue luci e ombre nel backstage. “Sono stati i migliori e i peggiori momenti della mia vita,” ha rivelato Murphy, perché “C’erano un sacco di litigi. C’erano tante persone che andavano a letto insieme e poi si lasciavano. È stato un ottimo allenamento per diventare genitore, fatemelo dire. Ma ho anche commesso un errore: siamo entrati troppo nel personale. Lo amavamo così tanto da uscire tutti insieme a cena, stavamo sempre insieme, quindi non c’era più un confine tra chi era il capo e chi il sottoposto. Ed eravamo tutti così attaccati l’uno all’altro che, nel momento in cui succedeva qualcosa, la prendevo così sul personale che andavo davvero su tutte le furie“.

Nelle dinamiche di Glee, qualcosa è cambiato irreparabilmente nel 2013, con la morte dell’attore Cory Monteith. Ryan Murphy era perfettamente a conoscenza della dipendenza di Monteith dalla droga, e per questo lo ha più volte aiutato a entrare in rehab, prima che proprio un mix letale di droga e farmaci lo uccidesse nel luglio di tre anni fa. Murphy ha raccontato a EW che l’ultima volta che ha visto Cory è stato quando lui e Lea Michele, la sua fidanzata al tempo, gli hanno fatto visita sul set di The Normal Heart: “Ci siamo abbracciati, e l’ultima cosa che mi ha detto è stata ‘Ti voglio bene, e grazie per avermi aiutato a stare meglio’. Poi ho saputo che era morto, e per me è stato come perdere un figlio“.

Il forzato inserimento della morte di Finn Hudson nella serie ha quindi modificato non poco le tematiche presenti in Glee. “Quello che era iniziato come uno show celebrativo dell’amore e dell’accettazione ha finito per parlare di oscurità e morte,” ha ammesso Murphy durante l’intervista, che ha poi riflettuto su come l’esperienza gli abbia insegnato qualcosa di molto importante: “È stata una grande lezione su cosa non fare nell’andare avanti. E molti di loro, oggi, sono miei grandi amici“.