Originale, eclettico e assolutamente unico: David Bowie è stato e sarà sempre un modello d’artista al quale ispirarsi, per la musica, l’arte e il suo vissuto, che hanno permeato la sua espressione artistica in ogni manifestazione a noi nota.
Il mito del Duca Bianco rivive a Bologna in David Bowie Is, uno straordinario allestimento che invita il visitatore a scavare più a fondo nell’estro del genio di Heroes, tra aneddoti di vita quotidiana e professionale che l’hanno consacrato nell’Olimpo degli artisti più influenti di sempre.
Red Ronnie ci accompagna all’interno della mostra insieme ad Alberto Deleonardis, che arricchisce la visita con qualche particolare in più che potrebbe mancare a chi non è accanito fan di David Bowie.
La mostra parte immediatamente con gli esordi del Duca Bianco e, in particolare, con l’immagine dei due mimi, Gilbert & George. È a loro che David Bowie ha voluto ispirarsi per sviluppare e migliorare la mimica, la teatralità e la naturale attitudine alla performance che l’ha condotto sui più grandi palchi del mondo.
C’è spazio anche per la quotidianità e per la cameretta nella quale David Jones è diventato David Bowie. Il passaggio da Jones a Bowie è ben delineato anche all’interno della mostra, con immagini, storie di vita vissuta e uno scritto, nel quale si certifica che David Robert Jones, da quel momento, sarà David Bowie.
Oltre a tutta la musica con la quale David Bowie ci ha piacevolmente travolti, la mostra sapientemente allestita a Bologna si apre anche ad altre forme d’arte care al Duca Bianco, come la pittura e il disegno, mostrati nella sezione dedicata alle collaborazioni.
La mostra allestita a Bologna è partita dal Victoria and Albert Museum di Londra e conta circa 350 dei 75000 contenuti a New York. Tutto ciò che David Bowie ci ha lasciato regala una nuova dimensione di se stesso, spesso sconosciuta anche ai fan più affezionati. Red Ronnie è stato al Mambo e ha realizzato un reportage sulle principali attrattive della mostra, come documentato nel video che segue.
