Shonda Rhimes racconta Grey’s Anatomy: la sorpresa per Derek, l’ispirazione per Meredith e molto altro

Shonda Rhimes parla di Grey's Anatomy, Derek e Meredith in una lunga intervista a Good Housekeeping

Grey's Anatomy: Shonda Rhimes parla di Derek e Meredith

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Esattamente un anno fa Shonda Rhimes, ospite al TCA Press Summer Tour, spiegava perché Grey’s Anatomy ha avuto bisogno della morte di Derek Shepherd per restare credibile. Circa 12 mesi dopo torna sull’argomento, parlando dell’addio ad uno dei personaggi più amati del medical drama e di molto altro.

L’occasione è la collaborazione con Good Housekeeping per inaugurare gli Awesome Women Awards sul numero di settembre, una celebrazione delle più intelligenti e brillanti personalità femminili che si sono distinte nei rispettivi campi d’azione nell’ultimo periodo. A scegliere i 25 nomi in collaborazione con la caporedattrice Jane Francisco è stata proprio Shonda Rhimes, che ha anche rilasciato una lunga intervista al magazine in cui grande spazio ha trovato l’argomento Grey’s Anatomy.

Dall’ispirazione per la creazione del personaggio di Meredith alla sorpresa per la reazione del pubblico all’addio a Derek, ecco le principali dichiarazioni della potente showrunner.

Come nascono i personaggi e le storie di Grey’s Anatomy.

La gente mi chiede sempre da dove prendo le mie idee, da dove prendo le mie storie. Beh non lo so. Per me, queste donne, nella mia testa, sono reali, e cerco di renderle il più reali possibile, cerco di renderle persone con cui si vorrebbe essere amici, con cui si desidera trascorrere del tempo. Questo è sempre il mio obiettivo… Non è un business, non è una fabbrica. L’ingrediente segreto è solo la creatività.

L’ispirazione che ha dato vita al personaggio di Meredith Grey.

Semplicemente è cambiata molto nel corso degli anni. Credo all’inizio ci fosse in lei un po ‘di me, un po’ di Betsy Beers, la mia partner di produzione, qualcuno nuovo di zecca, qualcuno che comincia un nuovo lavoro. Non avevo idea di come fare televisione quando ho iniziato questo lavoro. Betsy aveva una madre che aveva il morbo di Alzheimer. Abbiamo fatto una sorta di questo mix di cose di cui avevamo parlato (…) ma il resto è solo l’ingrediente segreto.

Personaggi femminili dei suoi show.

Continuano a chiedermi come scrivo di queste donne forti, intelligenti, e la mia risposta è: qual è l’alternativa? Donne deboli, donne stupide? Sono persone normali, non modelli di vita. Se qualcuno aspira ad essere come una di loro, è qualcosa di sbagliato. Dovresti voler vestire come lei, avere il suo lavoro, ma non essere lei!

La reazione del pubblico che l’ha sorpresa di più.

Sono stata molto sorpresa quando Derek è morto. Credo di essere stata sorpresa da quanto forte sia stata la reazione del pubblico. E penso di essere stata sorpresa perché era l’undicesima stagione: di fronte a quel violento sfogo per un personaggio, nel mondo dello spettacolo, quando facciamo uno show pensiamo “Oh, sai, è l’undicesima stagione” e pensi che le persone non mantengano la stessa attenzione. Ma il fatto che sia diventato un affare di stato con un articolo sulla rivista Time su come si pianga un personaggio di fantasia, è stata tanta roba ed è stato sorprendente per me per vedere come la gente stesse affrontando la perdita. Sembrava fosse morta una persona reale.

Quale dei suoi personaggi le assomiglia di più?

Non credo che potrei mai dirlo. Credo che tutti i miei personaggi, perfino Huck (di Scandal) che ama ferire le persone, tutti i miei personaggi sono un pezzo di me in qualche modo, perché provengono dal mio cervello. Non c’è modo di avere un personaggio che non sia io. E penso che ogni scrittore si senta in questo modo. Tutti scaturiscono dallo stesso posto.