Fusione Wind e 3 Italia, cosa sta succedendo? Le ultime

Nascerebbe una compagnia più potente, ma il principio di concorrenza subirebbe contraccolpi


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Dov’è andata a finire la fusione tra Wind e 3 Italia? Si farà mai? Cos’è successo? Vediamo un po’ di capire le dinamiche che regolano l’eventuale operazione.

Innanzitutto va detto che, benché l’ufficialità da parte delle due compagnie telefoniche sia arrivata lo scorso agosto, la Commissione Europea ha deciso di prendersi del tempo per indagare a fondo sui motivi finanziari alla base della procedura, per bene capire se la cosa potrebbe in qualche modo danneggiare gli utenti. Ecco perché, almeno stando alle ultime indiscrezioni, la decisione sarebbe stata rimandata all’8 settembre, salvo ulteriori proroghe necessarie ai fini dell’indagine.

Se la fusione tra Wind e 3 Italia dovesse concretizzarsi, il principio di concorrenza tra le varie compagnie telefoniche nazionali (che a quel punto diventerebbero tre) verrebbe ridimensionato, con conseguenti rincari sui prezzi finali delle varie tariffe.

Oltretutto, c’è anche un altro fattore in gioco, ovvero il coinvolgimento nell’operazione di fusione tra Wind e 3 Italia di compagnie estere (alcune si sono dette estremamente interessate, e pronte ad intervenire nell’affare). In prima linea la francese Iliad, che ha messo gli occhi sul marchio Telecom Italia ormai da tempo. Ci sarebbero poi anche Swisscom (svizzero) e Digicel Group (caraibico), con l’elvetico che già regola la fornitura di accesso in rete di Fastweb. Sky, dal canto suo, sembra essersi ritirata dal tutto. I dati qui presenti sono stati ripresi dall’agenzia di stampa Bloomberg.

Dove andremo a finire? Nessuno può ancora pronunciarsi circa il prosieguo della cosa. Wind e 3 Italia, per il momento, dovranno attendere, sempre che la situazione a lungo andare si sblocchi (nazzturalmente non prima di aver ottenuto il consenso al vaglio della Commissione dell’Unione Europea, che agirà per difendere i diritti dei consumatori, che vanno innanzitutto tutelati).