Zucchero tra politica e rapporto con i social: video in Partigiano Reggiano a Che Tempo che Fa

Zucchero è un Partigiano Reggiano: curiosità e aneddoti da Black Cat al lancio del disco in Giappone.

Zucchero

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La potenza della musica di Zucchero non conosce crisi. Il bluesman accoglie l’affetto del suo pubblico con Partigiano Reggiano, il primo estratto dal nuovo album già disco d’oro, Black Cat. L’ovazione del pubblico lascia poi spazio all’intervista condotta da Fabio Fazio a Che Tempo che Fa.

Zucchero torna sulle origini del suo nuovo disco, attraverso il quale è andato alla ricerca delle sonorità che hanno caratterizzato i suoi esordi. Si parla anche dei neologismi sui quali sono costruiti gran parte dei suoi brani e di cui Black Cat è intriso dalla prima traccia fino all’ultima.

“È un album che va alle radici del blues e alle mie che io cerco di portare in giro per il mondo anche se non capiscono il mio dialetto. La parola slempito indica un’incitazione all’azione, al coraggio. Quando s’incontra qualcuno un po’ giù di morale, gli si dice: ‘un po’ di slempito!’. Pupìta, invece, è una malattia delle mucche, ci ho chiamato così il mio cane”.

Si torna a parlare anche di politica. In una società in cui la musica va alla ricerca della leggerezza, Zucchero rinasce con una canzone impegnata e mossa da ideali antichi. Il successo della sua musica è arrivata fino in Giappone, anche se rivela di non essere bravo a parlare la loro lingua.

“Partigiano Reggiano nasce come gioco di parole ma poi fa riferimento agli ideali di chi crede in qualcosa. Vorrei che ci fossero dei piccoli partigiani disarmati. Io non vedo un grande futuro”. E sui Giapponesi dichiara: “Li lascio dire perché sono un popolo ospitale, io non ci ho capito un c***o! Lì non si può fumare per strada ma nei ristoranti sì, sono un po’ strani”.

Categorico, invece, nel rapporto sui social. Se, per molti, postare i propri stati d’animo su Facebook sembra diventata una necessità primaria, per Zucchero l’orologio tecnologico è ancora fermo a qualche anno fa.

“Sto a loro come una cravatta al maiale! Non riesco a scrivere su Facebook ‘sto andando a letto e sto pensando a voi’. Chi lo fa, vuol dire che non hai di meglio da fare. Oppure quando ti scrivono ‘Grazie di esistere’: due maroni!”.

Prima di lasciare il palco per l’esibizione in Ci si arrende, Fazio è curioso di sapere se ci si arrenda all’età.

“Non all’età, ma al tempo, Non puoi mantenere l’ingenuità di quando avevi 10, 11 o 12 anni. La vita di porta, inevitabilmente, a perdere la nostra ingenuità”.

Segue il video di Zucchero a Che Tempo che Fa.