La morte di Salvatore Conte in Gomorra 2 vista da Marco Palvetti: retroscena e curiosità

In Gomorra 2, Salvatore Conte è stato sgozzato in una chiesa: l'intervista a Marco Palvetti con curiosità sull'addio al personaggio


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Sulla sorte del personaggio di Salvatore Conte il pubblico di Gomorra continua ad interrogarsi: la sua morte è arrivata come un fulmine a ciel sereno, quando sembrava che nessun personaggio ricorrente della serie dovesse abbandonare la seconda stagione in modo imminente dopo la morte di Debora ad opera del marito Ciro.

E invece la mattanza di Gomorra continua e il pubblico non sembra prenderla bene. La delusione monta di fronte alla perdita di tanti personaggi più che funzionali alla trama e che difficilmente saranno sostituiti in modo altrettanto efficace. Nel terzo e quarto episodio di Gomorra 2, in onda martedì 17 maggio, si è consumato l’addio a Salvatore Conte: il boss è morto (apparentemente, anche se non è mai stato seppellito) in seguito ad un’imboscata.

In una pozza di sangue sul pavimento di una sagrestia, dopo un colpo sferrato alla giugulare, Conte è stato tradito dagli stessi uomini a cui aveva chiesto di uccidere Ciro Di Marzio.

Un personaggio che avrebbe potuto dire ancora molto quello di Salvatore Conte, ad esempio per la relazione omosessuale nella quale era coinvolto con un transgender e che da boss della malavita non poteva certamente manifestare a cielo aperto: il tema dell’omosessualità, attraverso Conte, avrebbe potuto e forse dovuto essere approfondito maggiormente in questa stagione.

Sono in tanti a chiedersi se Conte sia davvero morto, ma pare davvero inverosimile che si sia salvato a fronte di un agguato così sanguinoso: sono le stesse parole dell’interprete Marco Palvetti, intervistato dal settimanale Chi, a non lasciare spazio almeno per il momento ad altre interpretazioni fondate.

L’attore, svelando qualche curiosità su come ha affrontato questa svolta, ha spiegato di aver appreso della morte del suo personaggio oltre un anno fa.

Ho saputo che sarei ‘morto’ all’inizio dell’anno scorso. Ero in tournée teatrale con la commedia Nuda proprietà e ho ricevuto la sceneggiatura dell’episodio 3. Non me lo aspettavo, ma ho detto ok, se devo farlo lo faccio. Sono riuscito a mantenere il segreto con tutti quelli che chiedevano anticipazioni. E, tornato sul set, ho cercato di comporre ciak dopo ciak questa ‘collana di perle’ che spero abbia lasciato il segno.

La reazione del pubblico di fronte all’uscita di scena di Conte lo ha particolarmente colpito, ma Palvetti ci tiene a precisare che non c’è alcun contrasto con la produzione o col resto del cast dietro la sua dipartita da Gomorra.

Ho apprezzato i fan che si sono scatenati sui social dopo che il mio personaggio in Gomorra, il boss Salvatore Conte, è stato ucciso. Li ho ringraziati pubblicamente. Quello che non mi interessa, invece, è il bla bla delle polemiche. Si è parlato di liti, ma posso dire di avere avuto con tutti rapporti professionali normali. Per il resto, sono rimasto sorpreso anch’io quando ho saputo la data della ‘mia’ morte!”.