Tumore al cervello causato dall’uso dello smartphone: studio USA conferma

Dall'Australia smentite, dagli Stati Uniti conferme. Studi ancora troppo prematuri per una risposta definitiva?

Tumori e smartphone

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Ci risiamo: il cancro al cervello potrebbe essere causato dall’utilizzo di smartphone o anche semplici cellulari. L’argomento è spinoso e non passa mese senza che l’autorevole ricerca di turno confermi o neghi qualche legame tra le nostre nuove abitudini hi-tech con il  male più temibile, quello di un tumore.

Ci aveva rassicurato lo studio pubblicato ad inizio maggio, proveniente dall’Australia: qui sulla base dei dati raccolti dal 1982 ed il 2013 (per ben 29 anni) sulle neoplasie al cervello contratte dalla popolazione, era stata dimostrata la non incidenza dell’uso degli smartphone con i tumori appunto. Dalle prime registrazioni degli anni 80 in cui i dispositivi mobili non erano ancora diffusi fino ai giorni nostri, era stato analizzato come il numero di casi di cancro era praticamente rimasto stabile, solo leggermente cresciuto.

Di tutt’altro avviso, oggi, lo studio pluriennale condotto dal Governo americano per il progetto National Toxicology Program. La ricerca è stata condotta su 2500 topi  che, per anni, sono stati esposti a radiofrequenze simili a quelle emesse dai nostri smartphone. Lo studio ha sottolineato che esiste un’incidenza, seppur bassa, tra l’insorgenza di tumori al cervello con  quello che sarebbe il comune uso di un telefono.

A dare peso alla ricerca anche l’autorevole fonte del Wall Street Journal. Gli esperti, tra l’altro, avrebbero sottolineato come l’esperimento condotto sui topi abbia messo in rilievo l’insorgenza di più forme di tumori scaturite dall’esposizione, di tipo benigno ma anche maligno.

Se dovessimo legare il giudizio sull’affidabilità della ricerca al capitale investito  per portarla a termine, non potremmo che toglierci i cappello, a fronte di ben 25 milioni di dollari impiegati nella sperimentazione. I primi risultati dello studio sono stati resi pubblici in queste ore, mentre un report completo di tutti i test effettuati sarà pubblicato solo nel 2017. Per allora, magari altri studi smentiranno o confermeranno quanto appena detto, ci scommetto.