Chi muore in The Walking Dead 7? Parla Michael Cudlitz al Napoli Comicon 2016 (foto)

Al Napoli Comicon 2016 si è tenuto il panel dedicato a Michael Cudlitz di The Walking Dead, che nella serie interpreta Abraham Ford: ecco cos'è successo

Chi muore in The Walking Dead 7? Parla Michael Cudlitz al Napoli Comicon 2016 (foto)

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È una folla incredibile quella radunatasi all’Auditorium CartooNa per il panel con Michael Cudlitz, uno dei protagonisti di The Walking Dead, dove interpreta il sopravvissuto ed ex sergente Abraham Ford. L’evento in effetti è memorabile: è la prima volta che uno degli attori del cast della serie presenzia ad un evento italiano.

Davanti alla platea accorsa per lui, Cudlitz ha svelato qualche retroscena sull‘infausta scena della conta, con cui Negan sceglie la sua vittima ancora ignota: “La scena della conta non è lineare, c’erano una trentina di telecamere che riprendevano ogni singolo personaggio che a modo suo era scioccato e ferito” ha detto, rivelando che ognuno di loro doveva fare del proprio meglio per esprimere davanti al cameraman la paura e l’angoscia di essere ucciso. La scena dell’uccisione in sé ovviamente non è stata filmata, e siccome è stato il regista a definire il montaggio del girato nessuno degli attori può ancora sapere chi sia la vittima. Ci crediamo?

All’attore è stato poi chiesto quanto sia difficile far parte di una serie tv dove ci sono così tante scene scioccanti e piene di emozioni. “È la parte più difficile e la più divertente del nostro lavoro: ogni giorno in The Walking Dead ci sono delle conseguenze e il nostro compito è quello di rendere e di mantenere la situazione sempre più realistica” ha risposto Michael Cudlitz, ripetendo più volte che ciò che la serie racconta “va oltre la realtà”.

Interrogato riguardo la vera natura di The Walking Dead, ossia se sia o meno una serie tv sulle persone e non sugli zombie, Michael ha risposto che sì, gli umani sono effettivamente i peggiori mostri che si possano incontrare.

Il microfono è stato poi passato al primo degli ospiti presenti sul palco oltre a Michael Cudlitz, che ha gli ha chiesto di “regalarci un momento di Abraham”: complice il pubblico che si finge un’orda di zombie, Michael/Abraham fa per scappare, con conseguente risata della platea.

La domanda del secondo ospite ha ricevuto una risposta ancora più secca: un “” netto di fronte ad un “chiunque ha letto il fumetto è d’accordo che come Abraham sia perfetto, ma ti sarebbe piaciuto interpretare Negan?“. Ce lo vedete?

A questo punto la parola è passata ai fan, che hanno potuto rivolgere le domande direttamente al loro beniamino.

Come sono gli altri attori al di fuori delle puntate di The Walking Dead? Che rapporto hai con loro?” è stata la prima domanda, a cui Michael Cudlitz ha risposto che, essendo il set ad Atlanta, città di cui nessuno è originario, durante le riprese sono tutti una grande famiglia.

A prendere la parola è stato poi un fan del fumetto di Robert Kirkman che, essendo il momento della morte cartacea di Abraham passato da un pezzo e dando per scontato che non sarà lui a morire, ha chiesto all’attore che crescita prevede per il suo personaggio. “Non possiamo essere certi che non sia Abraham il morto” ha replicato Cudlitz, sostenendo che “lo show dà il meglio di sé quando ti tiene in attesa e quando ti spezza il cuore. Amiamo tutti quelli che potrebbero morire in quella scena, quindi è certo che ci si spezzerà il cuore“.

L’attore che ti manca di più tra tutti quelli morti finora nella serie?” è stata la terza domanda dei fan, alla quale Abraham ha risposto dando due nomi quasi inaspettati: quelli di Shane – “tutti lo odiavamo, ma amavamo odiarlo” – e del vecchio Hershel.

Il momento immediatamente successivo è stato di gran tenerezza: un ragazzo ha chiesto direttamente a Michael di autografare l’action figure di una persona a lui molto cara e l’attore è salito in platea, ha abbracciato la ragazza – chiamata Michela, nome che Cudlitz avrebbe dato a sua figlia se ne avesse avuta una – e le ha preso l’action figure per autografarla tra gli applausi del pubblico.

Sotto al palco si è quindi presentato un ragazzo vestito da Carl Grimes, che ha sottoposto alla platea la sua personale e ironica teoria riguardo il finale di The Walking Dead: Carl sopravvive prendendo le armi di tutti, balestra e katana comprese.

A conclusione del panel, è stata posta dall’intervistatore un’ultima domanda a Michael Cudlitz: “Qual è la morale di The Walking Dead? Stare uniti per sopravvivere?“. La risposta di Michael è stata eloquente: “Penso che The Walking Dead sia una sorta di esperimento sociale, penso che racconti una storia di speranza: c’è sempre speranza nelle nostre storie. The Walking Dead pone delle domande ad ognuno di noi: per cosa sei disposto a morire, cosa conta davvero per te, come ti rialzi? Lo scopo dei protagonisti è cercare una risposta a queste domande: quello che viene fuori è che si lotta per la famiglia, cioè per le persone per cui vale la pena vivere”.

Il panel è finito con un momento selfie col pubblico, mentre Michael ha dovuto lasciare l’Auditorium per recarsi alla sessione d’autografi organizzata per lui.