Mea culpa di Katherine Heigl su Grey’s Anatomy: una retromarcia per tornare nella serie?

Nuova intervista a Katherine Heigl su Grey's Anatomy, il personaggio di Izzie Stevens e la scontro con Shonda Rhimes

Grey's Anatomy 12, ritorna Izzie Stevens?

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Katherine Heigl è tornata a parlare della sua esperienza in Grey’s Anatomy, ad oggi la più rilevante della sua carriera da attrice, in un’intervista all’Howard Stern Show questo mercoledì.

Negli studi di New York City ha rievocato la sua fuoriuscita dal cast di Grey’s Anatomy, abbandonato nel 2010 alla sesta stagione. Tutti sanno che l’attrice ha avuto dei contrasti con la showrunner Shonda Rhimes durante le riprese. E proprio la vittoria agli Emmy nel 2007 ha scatenato il malcontento che l’ha indotta a scagliarsi contro la creatrice dello show, visto che dopo quel premio non si è più sentita valorizzata a dovere: “Non mi sentivo a mio agio con la mia prestazione e c’era una parte di me che pensava, siccome avevo vinto l’anno prima, che avevo bisogno di qualcosa di succoso, drammatico, di una storia emozionale” ha spiegato la Heigl, ammettendo di aver sbagliato nei confronti della Rhimes.

L’attrice ha ricordato così il discorso con cui si ritirò pubblicamente dalla corsa agli Emmy nel 2008.

Non mi piaceva il lavoro fatto in quella stagione. Non mi piaceva la mia prestazione (…) Come attore, se si vuole ottenere una nomination per un Emmy, è necessario presentare il tuo lavoro andando a cercare nel corso della stagione qualcosa che sia degno di essere sottoposto all’attenzione dell’accademia, così che loro possano valutare e decidere chi nominare. Io quell’anno ho detto che non avrei presentato nulla, perché non c’era nulla che mi rendesse orgogliosa.

All’epoca era in cerca di scene altamente drammatiche – che poi ha avuto con la quinta stagione di Grey’s Anatomy, la migliore in assoluto dello show con un’ottima Heigl nei panni di una malata di cancro – e, insoddisfatta del suo ruolo, commentò pubblicamente la sua mancata corsa agli Emmy in tono polemico, per poi scusarsi con Shonda Rhimes di aver sminuito il suo lavoro di showrunner.

Ero davvero in imbarazzo (…) Le ho detto che avevo sbagliato, che non avrei dovuto dire nulla pubblicamente, ma, al momento, non pensavo che qualcuno se ne accorgesse.

Dopo il suo addio allo show nel 2010, qualche anno più tardi, Shonda Rhimes si fece scappare un commento sulla vicenda, parlando a The Hollywood Reporter di come in Scandal, l’altra sua produzione per ABC, andasse tutto molto bene perché “non ci sono Heigls qui, non tratto con le brutte persone, non ne ho il tempo“. Katherine ha spiegato di essere stata davvero male in quel frangente. Raggiunta inoltre dalle critiche continue da parte dei media, che l’hanno dipinta costantemente come star intrattabile e dal carattere orribile, ha deciso di andare in terapia. “Non avevo mai fatto terapia fino a un paio di anni fa (…) Mi sentivo completamente come il più grande pezzo di merda sotto la suola della scarpa. Stavo davvero lottando con me stessa per non sentire che c’era qualcosa di davvero profondamente sbagliato con me“.

Katherine Heigl Explains Why She Took Herself Out Of Emmy Nominations – The Howard Stern Show by Howard Stern

Katherine Heigl On Being Branded As Difficult – The Howard Stern Show by Howard Stern

Qualcuno potrebbe intravedere in questo mea culpa un tentativo di riavvicinarsi alla Rhimes e magari tornare a riprendere il ruolo di Izzie Stevens in Grey’s Anatomy, ipotesi già paventata in passato dall’attrice che però ha sempre rimesso ogni decisione nelle mani della creatrice. Dopo quell’esperienza di successo e qualche commedia brillante, non sono seguite grosse soddisfazioni professionali per l’attrice, che si è vista chiudere, ad esempio, la serie State of Affairs di cui era produttrice e protagonista dopo una sola stagione. In fondo in Grey’s Anatomy Izzie è uno dei pochi personaggi sopravvissuti alla penna di Shonda Rhimes, che nonostante i contrasti ha deciso di non inscenare la morte del personaggio. E considerando la piega della storyline di Alex e Jo, ormai completamente inabissata, un suo ritorno potrebbe sparigliare le carte di una stagione orfana dei suoi volti storici più significativi.