La palpatina a Taylor Swift, accusata di diffamazione da David Mueller: la saga continua

Taylor Swift accusata di diffamazione dall'ex conduttore radiofonico David Mueller: ecco cosa è successo

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Continua la saga giudiziaria che vede contrapposti l’ex conduttore radiofonico di Kygo David Mueller e Taylor Swift, che lo accusò di averla palpeggiata durante una sessione di meet&greet: l’uomo afferma di essere stato licenziato dopo le accuse della cantante, che ribadisce essere assolutamente infondate. Oggi Mueller fa causa alla Swift per diffamazione.

Una battaglia legale che ormai va avanti da anni, come ricostruisce Billboard: nel giugno 2013, Mueller ha partecipato al backstage di un meet&greet con la Swift, insieme con la sua ragazza e collega Shannon Melcher. La coppia ha fatto una foto con la popstar, dopo la quale un membro del team di sicurezza di Swift si è avvicinato a Mueller e lo ha accusato di aver toccato in modo inappropriato la cantante. L’uomo l’avrebbe dunque molestata durante la posa per la foto.

Secondo la sua denuncia, Mueller è stato licenziato da Kygo due giorni dopo il concerto e citato in giudizio dalla Swift nel mese di settembre, con una richiesta di risarcimento danni derivanti dal “fatto indiscutibile” che si sarebbe consumata in quel frangente una violenza sessuale ai suoi danni: l’episodio sarebbe dunque alla base del licenziamento di Mueller.

L’avvocato dell’uomo, M. Gabriel McFarland, ha spiegato così la posizione del suo assistito.

L’affermazione che il signor Mueller abbia sollevato la gonna della signora Swift e abbia afferrato il sedere, mentre era lì con la sua ragazza, di fronte al fotografo della signora Swift e al personale di sicurezza altamente qualificato della signora Swift, nel corso di un evento sponsorizzato in cui i VIP si incontrano dietro le quinte e si salutano, è una sciocchezza.

Mueller rivendica anche il fatto di aver sentito il suo capo di allora Eddie Haskell vantarsi di aver palpato il sedere di Taylor Swift quella notte e di averlo sentito esclamare che “la signora Swift deve indossare pantaloncini da bicicletta sotto i suoi abiti di scena“. Non sarebbe stato dunque lui il molestatore della cantante. L’avvocato della Swift, invece, ha sempre sostenuto che la cantante abbia ben chiaro chi sia stato l’autore dell’atto: “Mueller è l’autore del comportamento illecito umiliante mirato contro la signora Swift e questo servirà come esempio per altre donne che possono non devono sopportare simili atti oltraggiosi e umilianti“.

Nella controdenuncia presentata giovedì scorso, Mueller ha aggiunto ulteriori accuse di calunnia nei confronti della Swift, che avrebbe causato un danno alla sua reputazione e alla sua professione con quella citazione in giudizio. Entrambi, peraltro, sostengono che la foto incriminata dimostri la propria tesi.