Serata di serie tv all’Ariston. In questa finalissima di Sanremo, infatti, sul palco ci saranno due volti delle prossime serie tv targate Rai a cominciare da Guglielmo Scilla per la sua Baciati dal sole e finendo a Beppe Fiorello.
L’attore siciliano è salito sul palco di Sanremo per lanciare la mini serie Io non mi arrendo che prenderà il via lunedì sera su Raiuno. La serie in due puntate racconterà la storia del poliziotto Roberto Mancini che per primo iniziò ad indagare sul male che affligge la Terra dei Fuochi.
Sarà proprio Fiorello a dare il volto al poliziotto che, preso dalla sua indagine, non si accorse di essersi ammalato di tumore proprio venendo a contatto con le sostanze ben nascoste nelle terre su cui indagava. Il personaggio che ispira la serie si è spento due anni fa a causa di un cancro.
Come lo stesso Beppe Fiorello ha dichiarato durante un’intervista a Rtl 102.5 nel pomeriggio, questo argomento è molto delicato e insieme a Carlo Conti ha cercato un modo per raccontarla nell’ambito di uno spettacolo nato prevalentemente per divertire, ovvero il Festival.
Questa volta Fiorello non interpreterà un personaggio conosciuto al grande pubblico come fu per Modugno e lui stesso racconta di aver cercato Roberto Mancini su internet ma trovando solo materiale sul calciatore e non sul poliziotto a cui darà il volto.
Nella nuova serie si parla della Terra dei Fuochi e Beppe Fiorello ha dovuto cercare un modo per trattare questo tema spinoso sul palco dell’Ariston. Lui e Carlo Conti hanno deciso di presentare questo tema così complicato e drammatico in un programma usando proprio Modugno e la sua musica.
Proprio partendo dalla mitica “Volare“, Fiorello racconta quello che è poi alla base della fiction: la terra malata. Lo sviluppo economico e la rivoluzione hanno portato un polo siderurgico a Taranto che negli anni ’80 dava lavoro a migliaia di persone, le stesse che poi, però, si sono ammalate e sono morte.
L’emozionante intervento di Beppe Fiorello si chiude con Amata terra mia di Domenico Modugno. Ecco il video dell’esibizione: