Non arriveranno sul podio, come peraltro è nelle loro intenzioni dichiarate, ma sono sicuramente tra i vincitori di quest’edizione: Elio e le Storie Tese hanno portato un tocco di leggerezza ed ironia sul palco del Festival di Sanremo 2016 dalla prima all’ultima serata.
Per il gran finale non poteva mancare un travestimento coi fiocchi ed eccoli arrivare nei panni dei Kiss: un travestimento in piena regola, con un’improbabile Elio nei panni di Gene Simons, cantante e fondatore del gruppo rock statunitense, a cantare il loro brano in gara Vincere l’Odio.
Quella linguaccia mostrata di fronte alla platea di Sanremo è quanto di più distonico si sia visto sul palco del Festival in questi anni.
Un omaggio che ha raggiunto lo stesso Simmons via Twitter.
https://twitter.com/genesimmons/status/698641101163397121
Probabilmente una sorpresa dello stesso Carlo Conti che pure è abituato ai travestimenti con Tale quale show (nel 2013 l’imitazione della band da parte di Gabriele Cirilli ebbe un tale successo da finire sul sito dei Kiss). Come pure gli Elii sono abituati a romprere l’atmosfera rituale del Festival con apparizioni a sorpresa, tipo quella del 1996 quando si esibirono travestiti come i Rockets in La Terra dei Cachi, quell’anno arrivata al secondo posto in classifica.
Conti è parso sinceramente all’oscuro della trovata, così come sorpresa è stata la platea che ha riservato ad Elio e le storie tese applausi scroscianti. Con una canzone che in realtà non è una canzone, almeno non nella sua accezione tradizionale, piuttosto è un insieme di sette ritornelli senza strofe – o viceversa? – avevano già vinto la loro sfida: fare qualcosa di mai visto prima all’Ariston. Decisamente un successo, che contrariamente alle aspettative potrebbe trovare anche un suo spazio nell’airplay nonostante non sia affatto il classico brano sanremese.
Ecco la nostra intervista a Faso degli Elio e le storie tese a Sanremo sulla bicicletta dei Simons.
