Il brano di Rocco Hunt è una delle vere sorprese di questo Festival di Sanremo 2016: il rapper salernitano che aveva già vinto due anni fa nella sezione Nuove Proposte con Nu juorno buono è tornato con una canzone energica e di grande impatto dal titolo Wake Up.
L’obiettivo del brano è proprio questo risvegliare le coscienze, così come all’epoca di Nu juorno buono, che portò all’Ariston il tema dell’emergenza rifiuti nella Terra dei Fuochi. Rocco Hunt torna a cavalcare quello che definisce il filone del rap conscious, cioè uno stile che associa il rap e la denuncia sociale, mettendo la musica e le parole al servizio di un messaggio che abbia un valore civile importante.
Rocco Hunt, all’anagrafe Rocco Pagliarulo, è autore di questo brano che rappresenta un bel miscuglio di stili: al classico rap con incursioni nel dialetto napoletano, come nella tradizione del suo repertorio, si accompagna un ritmo decisamente funky che ha portato una ventata di novità sul palco dell’Ariston.
Il testo è un manifesto dell’antipolitica in salsa rap, con cui il rapper critica soprattutto l’assenza dello Stato, in particolare nella realtà del Meridione, ma invita anche chi ascolta ad assumersi delle responsabilità e farsi carico dei propri doveri con un invito a risorgere: “Wake up guagliù, scetateve che l’aria è doce” canta Rocco Hunt riprendendo un classico della canzone napoletana. Il ventunenne di Salerno continua a ribadire il legame con la propria terra (“Non dimentico mai le mie radici perché in questa terra c’è scritto chi siamo“) un aspetto che è presente in molti dei suoi brani.
Carlo Conti ha parlato di una serie di proposte musicali della scena napoletana arrivate alla commissione di Sanremo quest’anno, che alla fine ha scelto di ammettere in gara Clementino e Rocco Hunt con lo scopo di aggiungere “più ingredienti musicali possibili” a questo Festival.
Ecco il video dell’esibizione di Rocco Hunt che ha smosso perfino la platea sanremese.
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Pubblicato da OptiMagazine – La webzine di Optima Italia su Lunedì 8 febbraio 2016