Il 2015 per Tiziano Ferro è l’anno delle “cose giuste”: lo chiude con lo speciale su Rai1

L'anno della crescita e della "raccolta dei frutti": gli ultimi 12 mesi vissuti dall'artista di Latina sono in assoluto i più importanti della sua carriera.

Tiziano Ferro, resoconto 2015

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Il 2015 sta per volgere al termine e tra gli artisti che negli scorsi 12 mesi hanno spiccato di più c’è Tiziano Ferro. L’artista di Latina lo ha definito un anno fondamentale, “il più importante, in generale” e il motivo è molto semplice: ha dato una svolta alla sua carriera e raccolto enormi soddisfazioni.

“Sono arrivati i frutti di tutta una carriera”, continua. “È stato l’anno in cui ho capito che se ti metti a disposizione dei miglioramenti, questi poi arrivano”.

Intervistato da La Stampa, Tiziano Ferro tira le somme sugli ultimi 12 mesi trascorsi con i fan, tra raccolte di successi e tournée sold out negli stadi. A fine 2014 ha rilasciato TZN-The Best of Tiziano Ferro, una raccolta speciale che include anche contenuti inediti e rarità da collezione in aggiunta ai quattro singoli – Senza Scappare Mai Più, Incanto, Lo Stadio e Il Vento.

Tiziano Ferro su La Stampa

In estate ha presentato i successi della sua intera carriera in sei stadi italiani e ha debuttato allo stadio San Siro di Milano con un doppio concerto sold out, registrato e rilasciato in DVD. A novembre ha dato il via all’European Tour, che lo ha portato a calcare i palchi di alcune città europee e non sono mancati eventi al sud, la parte dell’Italia trascurata in estate.

Ha messo a segno un sold out dopo l’altro e ha conquistato 7 dischi di platino con oltre 350.000 copie vendute. La Rai lo ha voluto in prima serata per uno speciale che andrà in onda questa sera. In Lo Stadio – questo il nome del programa atteso su Rai1 alle 21.20 oggi, mercoledì 30 dicembre, Tiziano Ferro ripercorrerà le emozioni dei concerti negli stadi italiani consentendo ai fan di curiosare nel backstage.

Il 2015 è stato fondamentale anche per la sua crescita personale: “Mi apro di più, mi concedo di più, con rilassatezza, con meno protezione”, spiega, dichiarando di aver imparato molto dai concerti negli stadi: “L’esperienza dei concerti negli stadi è stata didattica, mi ha costretto a tornare alla prima elementare. In Italia ciascuno coltiva il suo orticello, anche se piccolo, è difficile cambiare status. Io quest’anno l’ho fatto, e la slavina professionale che ne è seguita mi ha spiazzato”.

Agli spettacoli negli stadi ci ha preso gusto e chissà che non ci torni nel 2017 per presentare dal vivo gli inediti che rilascerà il 2 dicembre 2016. A ridosso dell’ultimo giorno dell’anno commenta: “Non ho mai visto tante cose giuste arrivare in un anno, non cose belle da lotteria, ma come conseguenza di una serie di sforzi. Per una volta mi piace tutto quello che ho, le persone con cui lavoro, la casa discografica che ho scelto: vorrei uno spray per fissare questo quadro fatto con i gessetti”.