Grey’s Anatomy post Derek, il sadismo di Shonda Rhimes: su La7 gli episodi 11×22 e 23

In prima tv free su La7 gli episodi di Grey's Anatomy 11x22 e 11x23 su La7: con gli episodi in onda lunedì 14 dicembre Meredith affronta l'addio a Derek

Grey's Anatomy 11x22 e 23 su La7: lunedì 14 dicembre

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Se non vi è bastato vivere per la prima volta o rivivere (se l’avevate già vista) la morte di Derek Shepherd una settimana fa, la replica dell’episodio 21 di Grey’s Anatomy 11 aprirà la serata di La7 dedicata all’undicesima stagione del medical drama, in onda con due nuovi episodi in prima tv free lunedì 14 dicembre.

Abbiamo lasciato Meredith Grey (Ellen Pompeo) intenta a staccare la spina e dire addio all’eroico McDreamy morto banalmente per un errore nei soccorsi, una mancata tac che lo ha reso un vegetale dopo che aveva salvato delle vite in un incidente stradale prima di restarne vittima a sua volta. Il sadismo di Shonda Rhimes non ha confini, ma nei due episodi che seguono la morte di Derek toccano vette mai raggiunte prima.

La 7 trasmette in prima serata lunedì 14 dicembre, nell’ordine, l’episodio 11×21 Come salvare una vita (How to save a life, omonimo titolo della canzone di The Fray) e il doppio episodio della durata di due ore 22 e 23 dal titolo Lei è andata via (She’s Leaving Home, dall’omonima canzone dei Beatles).

Morto Derek (Patrick Dempsey), Meredith deve affrontare le conseguenze dell’essere rimasta sola e anche quelle di aver staccato la spina a suo marito senza aver consultato nessuno, nemmeno la povera Amelia (Caterina Scorsone), che nell’ordine ha perso il padre, l’amore della sua vita, il suo bambino e ora il fratello: a farle concorrenza in fatto di tragedie non riesce nemmeno Meredith. Ma dopo la comunicazione della notizia della morte ai colleghi del Grey Sloan, il vero punto di svolta è la fuga di Meredith, che per circa un anno si allontana da Seattle rendendosi irreperibile. Sorvoliamo volutamente sul funerale di Derek cui sono stati dedicati pochi secondi in una scena in cui, di spalle, presumibilmente appare anche Cristina Yang (ovviamente una controfigura di Sandra Oh): mai addio in Grey’s Anatomy fu più superficiale di questo. E pensare che stiamo parlando di un personaggio cardine dello show sin dal primo episodio: senza voler indagare sul perché Shonda Rhimes non abbia minimamente indugiato sul funerale di Derek, va sottolineato che una certa frettolosità nello sbrigare la pratica è stata talmente evidente da indispettire giustamente i fan.

Il vero dramma di Meredith adesso è affrontare la perdita dell’amore della sua vita da madre di due figli e – sorpresa – di un terzo in arrivo: il doppio episodio sembra svolgersi in una sfera spazio-tempo a sé, con Meredith sparita senza lasciare traccia, un universo narrativo tutto giocato sul parallelismo tra la storia della dottoressa Grey e quella di sua madre, a sua volta scappata quando scoprì di essere incinta di Richard. Il percorso che porta Meredith a diventare di nuovo madre è anche il raggiungimento di una consapevolezza di quello che è successo ad Ellis, del perché quella “giostra non smette mai di girare“, della vita che continua a rigenerarsi nonostante la morte e l’abbandono.

Consapevolezza che il pubblico assume insieme alla protagonista, fino all’evento che la riporterà a voler tornare alla sua vita quasi un anno dopo l’evento che l’ha sconvolta: non è un caso che alla fine di questo viaggio in solitaria la storia si ripeta (come Meredith salvò Ellis, Zola salva Meredith chiamando i soccorsi al momento del parto), il sole torni a splendere nel volto della piccola Ellis Shepherd e Meredith abbia bisogno della sua “persona”, che in mancanza di Cristina (mancanza che poteva essere gestita con maggiore accuratezza dagli autori) ora è Alex (Justin Chambers).

C’è da dire che nonostante l’asurdità di percorrere un anno in due ore proiettando Grey’s Anatomy nel futuro (la morte di Derek avviene nel 2015, quindi in teoria, calcolando il salto temporale, la dodicesima stagione attualmente in corso si svolge in un futuro non meglio specificato) esiste comunque in questi episodi e negli ultimi due che seguiranno una vena consolatoria, quella che Shonda Rhimes sa introdurre con assoluta sapienza anche quando la delusione dello spettatore sembra insormontabile. La rinascita di Meredith, che non sarà facile, è in fondo la rinascita di Grey’s Anatomy dalle sue stesse ceneri.