Utilizzare un orso in CGI avrebbe reso sicuramente la scena meno intensa. Lo ha rivelato al Late Late Show con James Corden l’attrice Gwendoline Christie che in Game of Thrones interpreta la combattente Brienne di Tarth. Stiamo parlando, o meglio lei sta parlando, di una scena della settima puntata della terza stagione dal titolo L’orso e la fanciulla bionda. Una scena di grande spessore, sia dal punto di vista action che emozionale che giustamente conferisce il titolo all’intera puntata.
Per chi non l’avesse proprio chiara l’ambientazione è questa: Jamie Lannister ha appena perso la sua mano destra ad opera di Locke dopo averlo convinto che non far stuprare Brienne gli avrebbe fatto ottenere un ricco riconoscimento in zaffiri dal padre della donna. Un salvataggio che si ripeterà diverse puntate dopo quando Jamie, liberato da Lord Roose Bolton, scopre che Brienne è stata lasciata nelle perfide mani di Locke e tornando indietro a prenderla la trova costretta in un recinto a combattere, armata solo di una spada di legno, appunto contro un orso.
Tra l’orso e l’attrice Gwendoline Christie c’era solo un piccolo recinto elettrificato che poi è stato rimosso con la computer grafica, e anche le distanze che si vedono nella scena sono reali. Di certo l’orso non era nuovo a questo tipo di interazioni. Bart the Bear, questo il nome dell’animale, prima di Game of Thrones aveva già recitato in altre pellicole come Into the Wild (ricordo benissimo la toccante scena sul finale) e anche in Scrubs. Certo è che prima fargli girare la scena c’è stato bisogno di portarlo in California un paio di settimane prima per farlo acclimatare, sfamarlo abbondantemente con bonus di selvaggina, di fargli ascoltare molta musica country (lo rilassa), e dargli porzioni a misura d’orso di panna come premio quando si comportava bene.
A seguire la simpatica intervista a Gwendoline Christie quando rivela questo retroscena di Game of Thrones sorprendendo tutti, l’emozionante scena con l’orso invece qui:
