Canone RAI in bolletta: truffa dei bollettini precompilati, come tutelarsi

Bollettini precompilati nella cassetta della posta? Come intercettare la truffa.

Canone RAI

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Il Canone Rai 2016 verrà integrato in bolletta. Nella fattura dell’energia elettrica si pagherà la quota annuale per i servizi della televisione pubblica: una misura di cui abbiamo parlato ampiamente nelle scorse settimane, indicando anche tutte le possibili esenzioni del caso.

Oggi, purtroppo, apprendo di una truffa con protagonista proprio la tassa statale a danno dei contribuenti. A mettere in allarme la popolazione il sempre utilissimo profilo Facebook della Polizia di Stato Una Vita da Social che allerta sulle modalità con cui ancora non identificati malintenzionati cercano di intascarsi l’importo da pagare per la tassa pubblica.

Sfruttando il fatto che forse ancora non tutti sanno che il prossimo Canone RAI sarà in bolletta o peggio ancora, millantando presunte fatture insolute, molti contribuenti si vedrebbero recapitare nella cassetta della posta dei bollettini precompilati da pagare. Attenti dunque alle comunicazioni in arrivo ma anche a falsi funzionari che con il porta a porta vorrebbero intascarsi la cifra.

Come tutelarsi? Prima di tutto, è opportuno chiamare il numero dedicato dalla RAI all’assistenza dei clienti 199.123.000 (a pagamento), per sincerarsi dell’invio del bollettino. In alternativa, è importante controllare il numero di conto su cui verrà addebitato l’importo. I bollettini truffa avranno, è chiaro, riferimenti diversi da quelli ufficiali.  Anche la cifra, in questi casi, di solito è diversa, quasi sempre di 50 0 55 euro. Un importo inferiore, che non accende di solito il campanello di allarme nel contribuente, a differenza di come dovrebbe essere.

La truffa del Canone Rai non è nuova ma probabilmente la capillarità della sua diffusione quest’anno è dovuta anche al tentativo di racimolare quanti più introiti possibili prima che il pagamento in bolletta della tassa sia definitivo. Il consiglio  più ovvio è naturalmente quello di rivolgersi alle forze dell’ordine se toccati da queste truffe. Più segnalazioni potrebbero marginare il fenomeno.