Ambientalisti contro Taylor Swift per il piviere tortolino: bufera sul set del nuovo video

Non c'è video di Taylor Swift che non faccia discutere, in questo caso ancor prima di essere girato: ecco cosa sta accadendo in Nuova Zelanda

Taylor Swift sul set del nuovo video in spiaggia

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Sparare contro Taylor Swift sembra diventato sport (inter)nazionale: dopo le mille critiche per i video di Shake It Off e Wildest Dreams, anche sul set del nuovo videoclip in Nuova Zelanda la popstar è stata oggetto di polemiche.

La stampa neozelandese sta seguendo la popstar impegnata dall’inizio della settimana nelle riprese di un video, presumibilmente per il singolo Out Of The Woods. Proprio le indiscrezioni di stampa sono all’origine di un nuovo polverone.

A causarle dei problemi stavolta sono gruppi ecologisti. Taylor Swift è finita nel mirino degli ambientalisti per aver allestito un set in Bethells Beach: secondo loro la spiaggia scelta come ambientazione naturale per il video potrebbe risultare danneggiata dall’impianto di un set cinematografico, ritenuto pericoloso per l’habitat naturale e in particolare per i nidi di alcuni volatili rari nella zona, che ospita oltre un migliaio di uccelli della specie protetta del piviere tortolino.

Dopo la prima immagine del set pubblicata dalla stampa locale, un rappresentante dell’area protetta ha sostenuto che la squadra di Taylor Swift avesse il permesso di circolare con soli due veicoli “e non una dozzina” su quel territorio tutelato.

Il set di Taylor Swift in Nuova Zelanda

Ovviamente lo staff di Taylor Swift ha negato che qualsiasi danno possa essere recato all’ambiente nella realizzazione delle riprese. Lo ha fatto con un comunicato in cui ha inteso mettere a tacere ogni speculazione sul caso: “Taylor Swift e la sua squadra non trasgrediscono né violano alcuna licenza. L’equipaggio non si è nemmeno avvicinato a questo habitat. Nessun piviere tortolino è stato ferito“. La società ha anche aggiunto di essere in regola con le licenze e col pagamento di una tassa per l’utilizzo dell’area, regolarmente concessa con un’autorizzazione da parte delle autorità di Auckland.

La nota a firma della Cherokee Films, società responsabile per le riprese, è stata inviata alla stampa locale giovedì 26 novembre in seguito a diversi articoli che accusavano la cantante e il suo staff di recare potenziali danni all’ecosistema della spiaggia posto sotto tutela per le particolari specie animali che la popolano. Scommettiamo che tutto questo si rivelerà nient’altro che pubblicità gratuita (forse non proprio positiva) per la popstar di 1989.