Per How to Get Away with Murder un winter finale coi fiocchi: e adesso? (Recensione 2×09)

Un racconto nel racconto ad altissima tensione: il finale di metà stagione di How to Get Away with Murder fa chiarezza ed apre nuovi scenari. Ecco chi ha sparato ad Annalise!

How to Get Away with Murder: chi ha sparato ad Annalise?

INTERAZIONI: 85

Proprio quando arrivi a pensare che fondamentalmente il doppio binario temporale di How to Get Away with Murder comincia a stancare e a sembrare ripetitivo, ecco che Pete Nowalk ti regala un winter finale coi fiocchi: l’episodio 2×09 What Did We Do?, trasmesso giovedì 19 novembre da ABC, è un piccolo capolavoro di alta tensione, una sorta di racconto nel racconto, un noir costruito a partire dalle basi fondate negli episodi precedenti, ma tale da sembrare quasi una storia a sé.

L’evento scatenante che porterà al primo punto di svolta del finale di metà stagione di How to Get Away with Murder, iniziato a 14 ore dai fatti di casa Hapstall, è il suicidio del padre di Asher, che non sopporta di veder infangata la sua reputazione quando la stampa divulga la notizia che avrebbe insabbiato uno stupro di gruppo: di fronte all’ipotesi di passare da corrotto, l’uomo si uccide, innescando l’odio della moglie verso il figlio che ha preferito proteggere Annalise Keating (non cedendo al ricatto della procuratrice Sinclair) piuttosto che suo padre. E chissà che la signora non torni a far sentire la sua indignazione nella seconda parte della stagione!

E’ questo il motore della rabbia di Asher, che a sua volta determina l’altro nodo cruciale dell’episodio, quello che ci porterà dritti agli eventi dei flashforward, finalmente mostrati in ordine cronologico: Asher investe con l’auto la Sinclair, salvo poi restare impietrito sulla scena del crimine aspettando aiuto. E chi se non Bonnie può tirarlo fuori dai guai?

Ed ecco che i due filoni temporali si incrociano: Annalise, con l’aiuto di Bonnie e Frank, stavolta deve coprire Asher e trovare un colpevole per l’omicidio della Sinclair, di cui potrebbe essere accusato anche Nate dopo i loro incontri-scontri nella stazione di polizia e nell’auto della donna. A questo punto si ripropone un ribaltamento di quello che fu il fulcro della prima stagione di How to Get Away with Murder: Annalise ha salvato i 4 coprendo le loro responsabilità nell’omicidio di Sam, ora tocca a loro coprire Asher ed evitare una potenziale incriminazione al povero Nate, ma nessuno sembra pronto a scommettere su quel piano insensato.

Anche stavolta Annalise è convinta di poter sistemare ogni cosa di fronte ad un omicidio, come fece allora coprendo i suoi studenti, preparando una scena del delitto con l’aiuto dei suoi: il piano è fingere di attirare la già morta Sinclair in casa Hapstall (arrivata già morta nel bagagliaio dell’auto di Asher) con la scusa di mostrarle la pistola trovata nella stanza di Catherine e portarvi la stessa Catherine per poi incolparla dell’omicidio della procuratrice.

Ormai la follia di Annalise ha raggiunto livelli incomprensibili anche per i suoi studenti. Non si capisce come pensi di farla franca quando sia lei che i suoi hanno disseminato impronte e indizi dappertutto, come pensi di poter simulare l’omicidio e far passare un trauma da schiacciamento per un trauma da caduta (tanti anni di Grey’s Anatomy ci hanno insegnato che ogni frattura ha una storia) o come pensi che la polizia possa credere che nessuno dei presenti sulla scena del delitto abbia una minima responsabilità in quello che è successo, considerati anche i trascorsi tra lei e la Sinclair.

Le due fazioni tra i Keating 4 diventano nette: Connor e Michaela pronti a scappare, Wes e Laurel a cercare una soluzione. Ma sarà solo la decisione finale di Annalise a determinare le loro scelte. E’ lei a chiedere ai suoi alunni di spararle per rendere il tutto minimamente credibile, perché sa anche lei che altrimenti il suo piano andrà a rotoli. Ed eccola tirare fuori tutte le sue armi per indurre uno di loro a spararle ad una gamba. L’ultima chance resta la confessione tanto attesa da Wes: Rebecca è morta e Annalise gli ha sempre mentito. Anche se tutti avevano un potenziale movente per far del male ad Annalise (Bonnie in primis, con quell’ammissione a viso aperto di due episodi prima: “I want you to die“) sarà Wes a spararle dopo essersi reso conto che la donna lo ha manipolato a suo piacimento. Peccato che Annalise abbia fatto male i suoi conti e il suo pupillo non si limiti a ferirla alla gamba ma punti direttamente al torace. Magistrale la scena in cui Annalise chiede ai suoi di colpirla, accompagnata da una colonna sonora che sottolinea perfettamente la drammaticità del momento: una Viola Davis sempre più intensa che conferma quanto quell’Emmy Award sia finito nelle mani giuste.

L’intero episodio è un crescendo di tensione in cui ogni tassello va ad incastrarsi col precedente col successivo: tante verità vengono a galla, dai colpevoli dell’omicidio di Sam (ancora sconosciuti per Asher) alla verità su Rebecca (che Wes aveva cercato invano di scoprire). Non è ancora chiaro invece chi dei fratelli Hapstall sia davvero colpevole dell’omicidio dei genitori e questo dilemma probabilmente sarà risolto solo nel finale di stagione.

Aspettavamo da tempo un episodio chiarificatore sui fatti di casa Hapstall e lo abbiamo avuto: l’idea di mostrare tutti i flashforward in ordine cronologico si è rivelata efficace e soprattutto in grado di proiettare lo spettatore verso nuovi scenari. Macano infatti i flash forward successivi alla sparatoria: Nate che porta via gli studenti dalla scena del delitto, Catherine lasciata nel bosco da Frank che si risveglia dopo essere stata drogata, Michaela che raggiunge Caleb ignaro di tutto. Comincia adesso una nuova trama: How to Get Away with Murder ripartirà dalle sorti di Annalise ma non solo. 

L’altro filone che si apre con questo winter finale riguarda stavolta un salto nel passato: se finora ci siamo divisi tra un fatti ambientati nel presente ed altri nell’immediato futuro, adesso si comincia a scavare nel passato di Wes e a capire finalmente cosa nasconde Annalise, perché ha un legame così profondo con lui nonostante siano apparentemente degli estranei. La cosa certa è che Annalise non è sua madre, come ipotizzato da molti, o almeno questo ci induce a pensare la scena finale: Annalise in fin di vita pronuncia il nome di Christophe, sorprendendo un Wes già sotto shock.

https://youtu.be/yUDv6lcQmCg

 

Di qui il salto nel passato: Christophe è il vero nome del ragazzo, come dimostra l’interrogatorio dopo il tentato suicidio della madre. Interrogatorio cui assiste, non vista, una Annalise più giovane di 10 anni (con improbabili treccine!) insieme ad Eve: proprio in questa stagione Annalise ha confessato alla sua amica/amante di essere impegnata a proteggere Wes. Ma cosa li lega davvero? Cosa vuol dire quel “Mio Dio Annalise cosa abbiamo fatto?” pronunciato da Eve? Che responsabilità ha avuto Annalise nel suicidio della madre di Wes/Christophe al punto da spingerla a coprirlo ed incastrare Nate per l’omicidio del marito? Per tutto ciò restano ancora 6 episodi da scoprire. Dall’11 febbraio su ABC con la midseason première.

https://youtu.be/id4j0-Sk-Ic

Per tutti gli aggiornamenti sulla serie, potete seguire la pagina How To Get Away With Murder Italia.

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Posted by How to get away with Murder Italia on Domenica 27 settembre 2015