L’iPhone 6 ed il 5S fanno ormai parte della storia, nonostante un’età relativamente giovane per entrambi i device. Vedere per credere quanto emerge in queste ore dallo studio di TrenDevice, secondo cui durante il mese di settembre c’è stato un vero e proprio boom di restituzioni dei due device in vista del lancio sul mercato dell’ultimo arrivato in casa Apple.
In particolare, i due smartphone hanno fatto registrare rispettivamente il 420% ed il 580% di incremento di ritiri rispetto al mese precedente, con una specifica focalizzazione sulle rispettive versioni da 16 GB. Insomma, tra i possessori (o meglio, ex possessori) di iPhone 6 e iPhone 5S è maturata l’esigenza di disporre di una memoria più capiente, essendo aumentata sia la mole di informazioni immagazzinata negli smartphone, sia il loro peso se si pensa ai contenuti multimediali che sempre più spesso ci capita di salvare.
Le motivazioni che stanno dando vita a questo trend, a detta di TrenDevice, sono piuttosto chiare:
“Questo sia perché un miglioramento della fotocamera ha portato a foto e video sempre più ‘pesanti’, sia perché l’ingrandimento dello schermo ha permesso a molti utenti di utilizzare i nuovi iPhone come strumento di lavoro, sfruttandolo a pieno con più app e la memorizzazione di documenti”.
Chiaramente la percentuale di ritiri è più alta per l’iPhone 5S, considerando che il ciclo di vita medio di uno smartphone, che sia un Android o un melafonino, è pari a circa due anni. Di quali cifre si parla? La fonte ha trattato anche quest’argomento (come abbiamo accennato alcuni giorni fa) sottolineando che per un iPhone 5S si può arrivare fino a 340 euro, mentre con un iPhone 6 non dovremmo andare oltre la soglia dei 515 euro. Conveniente passare da un vecchio iPhone all’iPhone 6S a queste condizioni?