Lorenzo Fragola, il ragazzetto spocchioso, irrispettoso e maleducato, ha commesso un grave oltraggio e merita una condanna esemplare. Punta il dito contro l’artista, parte II.
Lui che condivide testate di ogni ordine e grado, lui che cita numerosi fotografi dando visibilità agli scatti del tour, lui che – per citarne una – dopo il concerto de Il Volo all’Arena di Verona, reduce da una serata in Sicilia, si è fermato con i fan ad orari improponibili concedendo foto.
Se siamo nel mondo di Stefanino, il personaggio capovolto di Palazzeschi, non svegliateci… Portateci i pop-corn!
Il caso è esploso in rete qualche giorno fa. Lui, uno degli artisti emergenti più promettenti ed apprezzati, posta una foto sui suoi profili social ufficiali, omettendo il nome della fotografa.
A gridare allo scandalo per l’ingiustizia subìta è Rockol con un post-sfogo che se da un lato è perfettamente comprensibile, dall’altro risulta alquanto fuori luogo (la famosa problem solving skill).
Giornalisti e fotografi attivi sul web 2.0 più o meno ogni giorno si trovano dinanzi a questioni del genere. C’è il sito sconosciuto (o la testata conosciuta!) che copia e incolla senza pudore, c’è il fan che “ruba” foto al professionista e le riposta ovunque, c’è anche chi cancella il nome dell’autore ed inserisce il proprio. Violazioni di copyright all’ordine del giorno che spesso si finge di non vedere ma che – a rigor di logica – possono essere risolte tranquillamente per vie legali rinunciando alla bomba da innescare (anche se, lo confesso, sto pensando proprio adesso di aprire una rubrica “Copiato da OptiMagazine” e riempirla di screenshot ripresi da più o meno illustri colleghi).
Se poi a metterci del suo è la nota blogger Selvaggia Lucarelli, la polemica è indomabile. Su Facebook scrive di aver ascoltato la versione della fotografa, autrice dello scatto incriminato (e perché non quella di Fragola?!), la quale ha dichiarato:
“Ho contattato Fragola per fargli presente che le foto erano mie e che sarebbe stato giusto riconoscermelo. Esistono i diritti d’autore. A quel punto lui mi ha mandato messaggi assurdi, dicendo che nella foto c’era lui e che quindi non potevo accampare diritti. Ha aggiunto che ho rubato le foto, che non potevo neppure fargliele, solo che io ero regolarmente accreditata dal suo ufficio stampa. Addirittura mi ha detto che volevo lucrare su di lui. E’ come se io scaricassi i suoi dischi illegalmente e dicessi che ho il diritto di farlo. Con Rockol abbiamo deciso di raccontare tutto e valuteremo se poi procedere regolarmente”.
Dopo un primo contatto, Fragola avrebbe inviato “messaggi assurdi” (che non è dato vedere) e il problema sarebbe tutto legato ad una questione di accrediti, alias quel lasciapassare che nel mondo dei fan è qualcosa di molto simile ad un “pass per il Paradiso”. Peccato che tra professionisti di rilievo – inclusi ufficio stampa dell’etichetta e dell’organizzatore del tour, produzione dell’artista, addetti promozione vari, responsabili della location e del tour, management, parenti e amici che collaborano alla gestione di ogni attività – nessuno abbia messo in pratica le famose problem solving skills di cui sopra, lasciando come unica alternativa per attirare l’attenzione sul caso (nella speranza di risolverlo) la condivisione pubblica del fattaccio. Uno spunto interessante da considerare ogni qualvolta venga negato un accredito, un’intervista e simili (nodo al fazzoletto).
Il post di Selvaggia Lucarelli si conclude con qualche riga rivolta in modo diretto a Lorenzo per ricordargli che “il tempo delle Fragole dura poco”.
Lorenzo, io in realtà le mangio tutto l’anno!
Marta, sai che se accedo al tuo sito e clicco proprio lo scatto dello scandalo, il tuo nome NON resta visibile sullo schermo e in caso di screenshot risulta irrecuperabile?
