How to Get Away with Murder 2: una magistrale Viola Davis nell’episodio 2×02 (recensione)

Ancora una superlativa prestazione di Viola Davis nei panni di una Annalise Keating messa alle strette: la recensione di How to Get Away with Murder 2x02

How to Get Away with Murder 2x03

INTERAZIONI: 87

Viola Davis si conferma il vero motore di How to Get Away with Murder: l’episodio 2×02 dal titolo She’s Dying, in onda su Abc giovedì 1° ottobre, ha rappresentato l’ennesima celebrazione del suo talento incredibile.

Recentemente premiata con un Emmy Award, che l’ha fatta entrare nella storia come prima donna di colore premiata per un ruolo da protagonista in una serie drammatica, il secondo episodio della seconda stagione ha messo al centro del racconto il suo controverso personaggio, schiacciato su più fronti nella trama principale e oggetto di una misteriosa aggressione in quella secondaria che parallelamente ci accompagnerà fino al finale di stagione.

L’udienza preliminare per l’omicidio di Sam (Tom Verica) è il vero e proprio teatro di una scena madre per Annalise Keating. Alla sbarra come testimone, chiamata a deporre dal procuratore che oltre a voler incriminare il suo amante Nate Lahey (Billy Brown) sospetta anche un suo coinvolgimento nel delitto, Annalise diventa il centro delle attenzioni dell’accusa, prima per il rapporto con l’avvocato della difesa, la sua ex fiamma Eve (Famke Janssen), poi per la relazione con l’imputato e infine per il matrimonio turbolento con Sam, di cui conosceva la relazione extraconiugale con la studentessa assassinata Lila Stangard (Megan West). Fino alla formulazione dell’ipotesi di concorso in omicidio: Annalise rischia un’imputazione, che poi cade quando il giudice ordina di istruire un nuovo procedimento con capi d’accusa chiari e fondati e rifiuta di mandare a processo l’ex poliziotto incastrato da Annalise per salvare i suoi studenti.

Una donna messa alle strette su tutti i fronti, indotta a venire allo scoperto nelle sue debolezze personali, eppure capace di resistere come una roccia ad ogni attacco, non senza mostrare un’umana frustrazione che potrebbe costarle la credibilità: un’interpretazione caleidoscopica e coinvolgente quella di Viola Davis, capace di generare nel pubblico sentimenti contrastanti, ora di empatia ora di condanna nei confronti del suo sfaccettato e oscuro personaggio.

Spettacolari i dialoghi che l’hanno vista protagonista: toccante quello con Bonnie (Liza Weil), intrigante quello con Eve seguito dalla prima scena d’amore tra i due personaggi. Sua è anche la battuta che vale l’intera puntata: “Now go home and don’t kill anyone!” (“Adesso andate a casa e non uccidete nessuno!“) intima Annalise esattamente con la faccia che vedete in foto ai suoi assistiti, i due fratelli adottivi accusati di duplice omicidio per questioni di eredità.

La sopresa del secondo episodio? Frank Delfino (Charlie Webber) che respinge la sua studentessa preferita, Laurel Castillo (Karla Souza), perché vuole letteralmente “farsi conoscere” e non essere usato “come un gigolò“: una storyline che è destinata a dare grosse soddisfazioni al pubblico.

E poi c’è il salto temporale di due mesi in avanti che si arricchisce di nuovi elementi: accanto ad Annalise morente nella villa dei suoi due assistiti non c’è solo Wes (Alfred Enoch), come intravisto nel primo episodio, ma ci sono anche Michaela (Aja Naomi King) e Laurel. Soprattuto c’è Connor (Jack Falahee),  che in evidente stato confusionale incolpa la sua insegnante di non si sa cosa. E poi c’è l’avvocatessa che ricopre il ruolo di procuratore del processo sulla morte di Sam, nonché quello di giudice nel processo ai fratelli Hapstall curato da Annalise, morta su uno dei balconi della villa. Una stagione che si preannuncia al cardiopalma.

Ecco il promo dell’episodio 2×03 dal titolo It’s Called the Octopus. Per tutti gli aggiornamenti sulla serie, potete seguire la pagina How To Get Away With Murder Italia.

I cast delle serie Made in Shondaland festeggiano le Season Premiere al TGIT Party

Posted by How to get away with Murder Italia on Domenica 27 settembre 2015