Pixel C è stato ufficialmente svelato insieme a Nexus 5X e Nexus 6P. Parliamo di un tablet con tastiera sganciabile (all’occorrenza potrà trasformarsi in un portatile a tutti gli effetti), che richiama un po’ lo stile del Surface Pro 3 della Microsoft.
Il device monta un display da 10.2 pollici a 308ppi e luminosità di 500 nits, con risoluzione pari a 2560×1600 pixel. A spingerlo il processore quad-core Nvidia Tegra X1 con GPU Maxwell, in accoppiata a 3 GB di RAM LPDDR4. Presente la porta USB Type-C. Per quanto riguarda lo storage, non si va oltre i 64 GB (dispositivi di questo tipo sono, per lo più, cloud-based).
Pixel C, tablet 2-in-1 di Google, presenta un corpo interamente in allumunio (quindi molto pregiato), e due tastiere differenti (ricaricabili tramite un sistema ad induzione), una anch’essa in metallo ed un’altra in tessuto. La parte posteriore di questo piccolo laptop ospita una sorta di barra luminosa, utile a verificare il livello di carica residua.
Il Chromebook vanta ben quattro microfoni (votati principalmente alle azioni vocali), il tutto condito dall’esperienza di Android 6.0 Marshmallow. Pixel C debutterà sul mercato il prossimo Natale (almeno negli Stati Uniti), a partire da 499 dollari (modello base da 32 GB, 599 per quello da 64; 149, invece, il costo della sola tastiera, vendibile separatamente).
Una scelta sicuramente azzardata, ed il cui successo commerciale dipenderà, in forte modo, dalla spinta che Android MarshMallow saprà dargli (era più lecito, forse, aspettarsi ChromeOS come piattaforma per questo tipo di terminale, ma chissà, non vogliamo esprimerci prima del tempo).