Grey’s Anatomy 12 tra comedy e drama in Sledgehammer: Meredith riparte come nulla fosse

Ecco cosa è successo nell'episodio 12x01 (Sledgehammer) del 24 settembre: Shonda Rhimes dà una nuova veste a Grey's Anatomy 12

Grey's Anatomy 12 recensione 12x01 Sledgehammer

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No regrets, and let’s begin“: nessun rimpianto, si ricomincia. Nella frase finale di Meredith Grey (Ellen Pompeo) c’è tutto il senso del primo episodio di Grey’s Anatomy 12, che ha debuttato giovedì 24 settembre negli Stati Uniti su Abc. Si ricomincia da capo, apparentemente come se nulla fosse.

Scordatevi l’addio a McDreamy, le lacrime per Derek Shepherd (Patrick Dempsey, ora sul set di Bridget Jones’ Baby), nemmeno un accenno all’elaborazione del lutto (quasi più dolorosa per gli spettatori che per la protagonista): Grey’s Anatomy 12 è ripartito senza voltarsi indietro.

La criticatissima undicesima stagione, avvolta da toni cupi sin dal principio e culminata nella morte del co-protagonista, non sembra avere nulla a che vedere con la nuova: come ha spiegato in passato Shonda Rhimes, ogni finale di stagione drammatico, ogni perdita importante per lo show, ha significato l’inizio di una nuova era, come se lo stesso medical drama cambiasse radicalmente volto, come se ci fossero più serie diverse raccolte sotto quell’ombrello che è il marchio di fabbrica Grey’s Anatomy.

Così è stato anche per Sledgehammer: l’apertura dell’episodio, con Meredith che si risveglia da un sonno profondo e inquieto per le martellate di Amelia (Caterina Scorsone) nel muro di casa, è il tentativo di virare verso quel registro da commedia annunciato da Shonda Rhimes. Brillanti e veloci i dialoghi delle sorelle (per la verità, una è la cognata, l’altra la sorellastra della protagonista): il fulcro di questa stagione è chiaro che sarà la convivenza dei tre chirurghi nella vecchia casa di Meredith, che ha sostituito ormai la Dream house costruita da McDreamy. Perché di McDreamy non è rimasto più nulla, almeno in questo inizio di stagione. Un’assenza che non può non essere notata.

Vero è che narrativamente è passato del tempo dall’evento in sé: oltre un anno da quando Derek è morto, diversi mesi (si suppone) dal ritorno di Meredith a Seattle. Ma la sensazione è che tutto il dolore di Meredith esploderà prima o poi in modo inaspettato, perché Shonda non è portata per la commedia e questo, da spettatori storici, lo sappiamo bene. Per ora la Grey si limita a sperimentare un nuovo inizio con apparente leggerezza, mentre l’aspetto drammatico che ha sempre caratterizzato Grey’s Anatomy è ancora presente nella trattazione dei casi medici. Intenso e commovente quello affrontato nel primo episodio, una storia che parla di integrazione e discriminazione, che coinvolge il dialogo tra culture, la lotta all’omofobia e ai pregiudizi con la vicenda di due ragazze innamorate disposte a morire insieme pur di non separarsi.

E sempre al Grey Sloan Memorial Hospital si incrociano le vicende degli altri personaggi: April (sarah Drew) è tornata dalla missione militare e vuole mettere in chiaro le cose con Jackson (Jesse Williams), mentre Arizona cerca una nuova sistemazione dopo aver perso la casa che condivideva con Callie (Sara Ramirez, intensa e toccante in questo primo episodio nell’interpretazione del suo personaggio alle prese con un caso medico che la coinvolge particolarmente). “Questo lavoro mi appartiene e ognuno di voi lo sa molto bene“: è una tosta e combattiva Miranda Bailey (Chandra Wilson) la vera protagonista del primo episodio, nominata dal consiglio del Grey Sloan Memorial Hospital primario di chirurgia nonostante la concorrenza di una brillante collega esterna.

Una nuova era è cominciata per l’ospedale e i suoi medici. Riuscirà Shonda Rhimes con la sua schiera di sceneggiatori a mantenere l’equilibrio tra drama e comedy? Al primo episodio è mancato quel magnetismo che le precedenti stagioni (almeno fino alla decima) hanno fatto il successo di Grey’s Anatomy.

Intanto, ecco il trailer del secondo episodio, che promette decisamente meglio con lo scossone che porterà la nomina della Bailey a capo di chirurgia. Un terremoto tale al punto che Callie chiederà a Owen (KevinMcKidd) se può tornare ad essere lui il capo!

https://youtu.be/KLPGyTT7Y5g