Mentre il suo pubblico è in attesa ormai da oltre due anni di un album di inediti che proprio non vuole saperne di uscire, Rihanna è tornata a rilasciare dichiarazioni che fanno notizia.
In un’intervista a NME, la cantante ha spiegato che il nuovo disco non è ancora uscito semplicemente perché “non è pronto“, ma ha risposto anche a domande su una delle sue colleghe più gettonate, quella Taylor Swift reginetta di record in classifica e riconoscimenti in carriera a soli 25 anni.
Dopo aver riso della parodia del suo ultimo video in cui torturava la cantante, Rihanna ha preso le distanze con molto garbo dal “Team Swift”, ma ha usato anche una vena vagamente caustica nel sottolineare come l’aria da perfettina di Taylor Swift non sia solo un’impressione dei suoi detrattori: la popstar barbadiana considera la cantante di Wildest Dreams molto diversa da sé e non ne fa mistero.
Non credo che la nostra immagine sia accomunabile. Non credo che il nostro pubblico sia lo stesso. Nella mia mente, lei è un modello da seguire, io no (…) Io infrango le regole, anche involontariamente. Non sono perfetta, non sto cercando di vendere la perfezione. Voglio che la gente si diverta, ma che sia responsabile e che abbia il controllo della loro vita. Non si può giudicare una persona. Mai. Tu non puoi sapere cosa sta attraversando una certa persona nella sua vita.
Rihanna ammette di essere una ‘pecora nera’ e spiega di non voler essere presa ad esempio dalle nuove generazioni per il solo fatto di vendere dischi.
Detesto che mi si dipinga come un modello. Le persone devono vivere la propria vita e avere le proprie opinioni. Io non sono perfetta e non voglio dimostrare il contrario.
Coerente con la sua opinione, quando le è stato chiesto se si unirebbe a Taylor Swift sul palco per un duetto, magari tra gli ospiti del 1989 World Tour che ha portato sul palco decine di guest star, ha risposto di conseguenza: “Non credo che lo farei. Semplicemente non credo che abbia senso farlo“. Un’analisi che non fa una piega: Rihanna e Taylor Swift non potrebbero rappresentare due mondi più distanti.