Luca De Filippo festeggia sessant’anni di teatro coi ragazzi di Giffoni Experience

L’attore si racconta ripercorrendo la sua carriera e il rapporto col padre Eduardo. E parlando con Optimagazine si commuove nel ricordare il vecchio amico Pino Daniele.

Luca De Filippo masterclass a Giffoni Experience

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Luca De Filippo festeggia sessant’anni di teatro insieme ai ragazzi di Giffoni Experience. La masterclass all’Antica Ramiera è stata l’occasione per ripercorrere sul filo della memoria momenti della sua carriera e l’ineguagliabile esperienza accanto al padre Eduardo. E per ribadire un’idea di teatro non elitario, che – dice De Filippo – “parli anche della noia ma senza essere noioso”.

Il pubblico è composto di giovani, molti dei quali impegnati in percorsi di formazione che hanno al centro lo studio del teatro, del cinema, dei linguaggi della comunicazione. E proprio a loro è indirizzata la prima riflessione che l’attore ha rilasciato ai microfoni di OptiMagazine. “Sono ragazzi molto interessanti, sanno quello che dicono e hanno opinioni precise, e questo è molto importante. Amano veramente il teatro e lo hanno approfondito”.

Su Giffoni l’opinione è ugualmente positiva: “È un posto straordinario. I giornali ne parlano, ma venire qui è un’altra cosa, respirare quest’atmosfera di ragazzi entusiasti è davvero bello”.

Luca De Filippo come ha fatto a capire di essere diventato bravo? “Veramente io non l’ho ancora capito – si schermisce l’attore – e mi domando quando questa cosa accadrà. Io spero mai, perché capire di aver superato una soglia vuol dire essere diventati grandi”.

Qualche anno fa De Filippo recitò al Teatro San Carlo un’emozionante versione de ’O mare, una poesia del padre Eduardo, con l’accompagnamento d’eccezione di Pino Daniele. Inevitabile chiedergli un ricordo del cantautore recentemente scomparso. “Io sono stato un grande amico di Pino, ci siamo frequentati parecchio. L’ultima volta lo incontrai qualche mese fa, casualmente, in un albergo di Napoli. Ci siamo abbracciati in modo fraterno, con la promessa che ci saremmo rivisti, e invece poi lui è morto. È stata una grande perdita, non solo per lui come persona, ma per tutto quello che avrebbe ancora potuto fare. Sono convinto che ci avrebbe dato ancora delle cose straordinarie. Purtroppo, non lo sapremo mai”.