Video di Marco Carta a Checkpoint. Parla della morte di sua madre e dice: “Toccare il fondo è una cosa bellissima”

Il cantante sardo presenta il libro Ho Una Storia Da Raccontare e ne anticipa i contenuti.

Marco Carta, libro Ho una storia da raccontare

INTERAZIONI: 7

Marco Carta ha raccontato a Checkpoint il libro Ho Una Storia Da Raccontare, pubblicato nel mese di giugno.

L’artista sardo ha affidato alle pagina bianche del suo primo libro l’intero percorso che lo ha portato ad essere uno dei cantanti italiani più stimati.

Centrale non poteva che essere l’affetto nei confronti di sua madre, scomparsa all’età di 28 anni per un tumore. Il padre invece non ha mai avuto la possibilità di conoscerlo.

Quando è venuta a mancare la figura materna, Marco non aveva ancora compiuto 10 anni e ne ha sofferto molto, come ne soffre ancora oggi, ma non è stato in grado, fino a questo momento, di spiegare al resto del Mondo il suo dolore, glissando ogni domanda sull’argomento.

“Avevo paura che le persone pensassero che avessi voglia di strumentalizzare questa storia e non è così quindi ho voluto aspettare un po’”, ha spiegato l’artista a Checkpoint raccontando anche un simpatico aneddoto con Maria De Filippi.

Marco Carta a Checkpoint (video)

Dopo cinque provini, Carta ha trionfato ad Amici di Maria De Filippi nel 2008 e lì ha raccontato anche la sofferta storia di sua madre. Nel momento della formazione della classe, invece, non ci era riuscito. Maria gli aveva chiesto se, vista la sua professione (Marco era parrucchiere), si occupasse lui di tagliare i capelli a sua madre e il giovane cantante, pietrificato, non aveva avuto il coraggio di raccontare la verità.

“Sì”, aveva risposto, mentendo spudoratamente sulla sua intera esistenza trascorsa – invece – lontano da sua mamma per causa di forza maggiore.

“Toccare il fondo è una cosa bellissima”, ha dichiarato Marco nella consapevolezza che toccando il punto più basso della propria esistenza poi si possa solo risalire. “Da questo momento si va in alto”, ha argomentato, certo che solo toccando il fondo si possa avere l’assoluto convincimento di non poter andare ancora più in basso.