La quinta tappa de Lo Stadio Tour di Tiziano Ferro si è tenuta ieri, mercoledì 1° luglio, allo stadio Dall’Ara di Bologna.
Il cantautore di Latina ha presentato anche in Emilia-Romagna tutti i singoli rilasciati nel corso dei suoi primi 14 anni di carriera, contenuti nella raccolta TZN-The Best of Tiziano Ferro certificata multiplatino.
Tiziano ha inaugurato l’ultima tranche della tournée con lo spettacolo di Bologna che, dopo i quattro eventi del mese di giugno, ha il compito di dare il via agli ultimi quattro eventi. I prossimi tre si terranno il 4 e il 5 luglio allo stadio San Siro di Milano e l’8 luglio alo stadio Bentegodi di Verona.
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Foto di Francesco Raccioppo:
Tiziano ha salutato Bologna sulle note dei Xdono, il primo brano in scaletta, lanciandosi in aria dopo la distruzione di una cassa di legno (virtuale!).
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Particolarmente commovente è stato il suo discorso sull’amore. Con le sue parole, dedicate all’amore in tutte le sue forme, Tiziano Ferro ha conquistato un applauso da parte dell’intero stadio che lo ha supportato in ognuno dei pensieri espressi.
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Tiziano ha spiegato di sostenere l’importanza dell’amore in tutte le sue sfaccettature e ha invitato i presenti a fare lo stesso e ad accettare il sentimento più puro che c’è, che non ha razze, né confini geografici.
Implicito il suo supporto all’amore omosessuale: il cantante di Latina ha già raccontato in interviste e diari la sua vita privata, dichiarando il suo orientamento.
Emozionante per tutti i bolognesi (e non!) è stato ascoltare la presentazione e la dedica di L’Amore è Una Cosa Semplice, con i motivi che rendono Tiziano fiero di essere stato in concerto proprio in quella che è la culla del cantautorato italiano:
“La prima volta che sono venuto qui avevo 18 anni e cantavo come corista per un gruppo rap che si chiamava Sottotono. Cantavamo al Ruvido di Bologna […] Mi innamorai di questa città soprattutto perché io sono cresciuto con i cantautori e questa è la culla del cantautorato italiano. Per me essere qua oggi ed esserci da intruso con tutto quelo che avete fatto per la nostra musica […] Non serve neanche fare l’elenco altrimenti finiremmo domani ma qui sono state scritte le pagine più importanti della musica italiana. Per me è incredibile poter stare qua adesso”.
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