Mentre Calvin Harris si esibiva a Las Vegas, la sua compagna Taylor Swift innescava una battaglia poi vinta con Apple Music. E il dj e produttore non poteva non compiacersene.
Da quando il senior vice dei servizi internet e software Eddy Cue ha annunciato che la lettera aperta della cantante ha convinto l’azienda a pagare gli artisti nel corso del periodo di prova gratuita di tre mesi, in rete Taylor Swift è diventata icona di una personalità dall’enorme potere nell’industria discografica.
Domenica Taylor Swift ha pubblicato su Tumblr un messaggio critico nei confronti del servizio streaming di Apple, che ha definito “deludente” e “scioccante” per la scelta di non pagare le royalties ad artisti e lavoratori dell’industria musicale per i tre mesi di prova gratuita regalati agli utenti della piattaforma.
Prendendo posizione contro il colosso Apple e facendosi portavoce di istanze a suo dire molto diffuse nel mondo discografico, Taylor Swift ha piegato l’azienda alle sue volontà: Apple Music cambia la sua politica e pagherà i diritti anche durante i 90 giorni free per i consumatori.
Il potere di Taylor Swift. La popstar dei record, 25 anni appena e una sfilza di premi e riconoscimenti da fare invidia ad artisti consumati, è diventata la donna del giorno, forse dell’anno. Di sicuro è colei a cui si riconosce un’influenza che ha pochi pari nel business della discografia.
Calvin Harris, ammettendo per la prima volta pubblicamente e in modo inequivocabile di avere una relazione ormai arcinota con la cantante, ha usato il suo profilo Twitter per elogiare la sua “ragazza” che ha saputo cambiare “l’intera industria musicale“. Come dargli torto.
I just played a gig inside a giant owl and my girl just changed the entire music industry what a day
— Calvin Harris (@CalvinHarris) 22 Giugno 2015
L’elogio di Calvin Harris si unisce a quello di altri artisti come Jack Antonoff, Christina Perri e altri sostenitori della Swift.