Perché Ellen Pompeo si sbaglia su Grey’s Anatomy 12: senza Derek Shepherd nulla sarà come prima

Le parole di Ellen Pompeo a Taormina su Grey's Anatomy 12 non consoleranno i fan storici della serie creata (o distrutta?) da Shonda Rhimes: ecco il perché.

Grey's Anatomy 12 nuovo amore per Meredith, parla Ellen Pompeo

INTERAZIONI: 104

Al Taormina Film Festival si è presentata con un gran sorriso, accompagnata dalla sua splendida famiglia: accolta da un affetto incredibile da parte dei fan, Ellen Pompeo si è concessa come solo lei sa fare. Foto, interviste, una masterclass applauditissima dal pubblico e perfino la premiazione di un collega. Ma ovviamente l’attenzione principale è stata tutta incentrata sul futuro del suo personaggio in Grey’s Anatomy 12.

Lei preferisce non chiedersi cosa ne sarà di Meredith Grey, ma i fan storici sono divorati dalla curiosità: ora che anche in Italia è andato in onda l’episodio della morte di Derek Shepherd c’è poco da fare. Per Grey’s Anatomy è finita un’era e niente sarà più come prima.

Ellen Pompeo ha buon gioco a dire che “la vita va avanti” e che “ci sono tanti pesci nel mare” (sì, proprio così, a Taormina ha usato queste esatte parole in italiano per parlare dell’addio a Derek Shepherd, l’amore della vita del suo personaggio) per tenere ancora incollati i telespettatori a Grey’s Anatomy 12.

Non sappiamo come evolverà il medical drama più famoso al mondo dopo la morte tragica ma deludente del dottor McDreamy – l’ennesima, perché Shonda Rhimes ha fatto fuori più medici che pazienti in questi anni – ma di sicuro non potrà risolversi tutto nel classico ‘chiodo schiaccia chiodo’.

Intendiamoci, la teoria che morto un Papa se ne faccia un altro funziona da sempre e sarà valida sempre trattandosi di fiction, ma non in questo caso: cosa pensa di propinare Shonda Rhimes al suo pubblico dopo aver reso la serie tv Meredith-centrica per dodici anni e aver stroncato la storyline principale con un taglio netto, nemmeno avesse l’accetta al posto della penna quando ha scritto quel maledetto episodio?

Ci sono diversi motivi per cui il medical “creato da Shonda Rhimes” è diventato lo stesso “distrutto da Shonda Rhimes”, almeno per i fan più affezionati: già scossi dall’assenza di Sandra Oh (la mitologica Cristina Yang, uno dei personaggi femminili più interessanti e alternativi che la tv abbia proposto negli ultimi 10 anni) con annessa distruzione di un’altra coppia storica dello show, ora è crollato un altro pilastro di un castello che potrebbe fare fatica a stare in piedi.

Per stessa ammissione di Shonda Rhimes, Derek Shepherd incarnava l’ideale del principe azzurro, senza tutina né cavallo, ma con bisturi e cuffiette con ferryboat. Non stiamo parlando di un romanticismo mieloso e banale, ma di un personaggio ideato e costruito come l’ideale di uomo cui ciascuna donna dovrebbe perlomeno aspirare. Anche solo per questo non potrà essere rimpiazzato da un sostituto qualunque, né da una sua copia sbiadita quale sembra Martin Henderson, scritturato per la dodicesima stagione.

Martin Henderson – Patrick Dempsey

 

Dopo aver reso Derek il personaggio più positivo della serie, pur con umane debolezze e trascurabili difetti, Shonda Rhimes ha tolto a Grey’s Anatomy colui che rappresentava la voce della ragione per tutti gli altri personaggi, simbolo di buon senso ma anche di coraggio e voglia di rischiare (il neurochirurgo delle cause perse che opera pazienti spacciati rincorrendo tecniche rivoluzionarie), di un talento straordinario messo al servizio delle persone e della scienza. Un vero eroe, un eroe dei nostri tempi. E da chi può essere rimpiazzato un vero eroe? Davvero ci sarà un nuovo Derek pronto a sbucare dietro l’angolo per sostituire quello indecorosamente fatto fuori dalla sua creatrice?

E chissà se davvero Meredith Grey sarà così serena nell’accettare di rifarsi una vita dopo aver staccato la spina all’amore della sua vita e padre dei suoi figli, oltre che suo mentore e migliore amico. Shonda Rhimes ha già messo a dura prova i fan di Grey’s Anatomy in questi anni. Il confine tra la fedeltà alla serie e la volontà di preservarne il ricordo senza proseguire oltre potrebbe essere labile.