David di Donatello: stasera il premio per i migliori film italiani dell’anno

Appuntamento alle 19 su Rai Movie per l'Oscar italiano: i favoriti sono "Anime nere", "Il giovane favoloso" e "Mia madre". Grande attesa per Quentin Tarantino, che stamattina ha incontrato anche il presidente Sergio Mattarella.

Tarantino incontra Mattarella ai David di Donatello

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Il più atteso naturalmente è Quentin Tarantino. Il grande regista americano stasera ritirerà i due David di Donatello assegnatigli in edizioni passate per Pulp Fiction e Django Unchained. Intanto, dopo il gossip legato al suo arrivo con una nuova fidanzata, stamattina Tarantino ha stretto anche la mano al presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel tradizionale incontro al Quirinale dei candidati al David. Irrituale lo scambio di battute tra i due, col presidente che ha detto: “Uscire dalla crisi non è facile. Signor Tarantino, anche se ci presentasse il suo Mr Wolf, neppure lui riuscirebbe da solo a risolvere tutti i problemi”, lasciando sorpreso lo stesso regista, il quale ha poi confermato ai giornalisti che si è trattato di un dialogo del tutto improvvisato.

Intanto cresce l’attesa per la serata della premiazione prevista al teatro Olimpico di Roma alle 19 con diretta televisiva su Rai Movie. A scorrere i nomi di tutti i candidati sembra di poter dire che si sia trattato di un’annata interessante per il nostro cinema. A farla da padrone è come sempre il cinema d’autore, con le sedici nomination di Anime nere, la ’ndrangheta raccontata come una tragedia greca da Francesco Munzi, le quattrodici de Il giovane favoloso, immaginifico ritratto leopardiano di Mario Martone e le diedi candidature per Mia madre, l’autoanalisi di un lutto di Nanni Moretti.

I tre film sono in lizza sia per il miglior film che la miglior regia: gli altri candidati, in entrambe le categorie, sono Hungry hearts di Saverio Costanzo, esperimento coraggioso ma in parte insoddisfacente che racconta una maternità vissuta ossessivamente, e Torneranno i prati, firmato da un maestro del cinema italiano, Ermanno Olmi.

Ben rappresentata è la commedia, fondamentale per capire la tenuta e la qualità del cinema medio italiano: sei nomination per Noi e la Giulia di e con Edoardo Leo, che conferma la sua vena non scontata in un film brillante tra i migliori della stagione, che oltre alla sceneggiatura raccoglie candidature importanti quali quelle per i migliori attori non protagonisti, Carlo Buccirosso, Claudio Amendola e Anna Foglietta; 4 nomination per Latin Lover di Cristina Comencini, affettuoso omaggio al cinema italiano per il quale c’è la nomination a migliore attrice, e sarà certamente il momento di massima commozione della serata, alla compianta e bravissima Virna Lisi; le quattro nomination de Il nome del figlio, remake non troppo convincente di un film francese che si regge tutto sul gioco d’attori (il migliore del lotto è Alessandro Gassmann, giustamente candidato come protagonista); e segnaliamo anche le due nomination dell’interessante Se Dio vuole, per il quale hanno ricevuto la candidatura come miglior regista esordiente Edoardo Falcone, cresciuto nella scuderia di Fausto Brizzi e Massimiliano Bruno, e il protagonista, Marco Giallini, che giustamente comincia a raccogliere i frutti di una carriera in costante crescita (e Gassmann, non fosse già stato candidato,  avrebbe certamente ricevuto la nomination per la parte del prete controcorrente di questo film).

Un caso a sé rappresenta Il ragazzo invisibile, inedito film supereroistico italiano, delicato e intelligente racconto di formazione adolescenziale, tra le cose migliori del Salvatores recente: ed è stato giusto premiarlo con ben nove nomination, in gran parte per categorie tecniche.

Molto atteso il responso per le categorie degli attori protagonisti: per la miglior attrice propenderei per la Buy di Mia madre, anche se non è da escludere una vittoria della Lisi o di Alba Rohrwacher, che con Hungry hearts ha già vinto la Coppa Volpi al festival di Venezia. Tra gli uomini sarebbe controcorrente la scelta del Fabrizio Ferracane di Anime nere, in un bellissimo ruolo, duro e dolente. Certo dovrà vedersela con il mimetico ritratto leopardiano di Elio Germano, che però ha già vinto due volte la statuetta per l’attore protagonista, e con il già citiato Alessandro Gassmann di Il nome del figlio, che ha già vinto un David ma non come protagonista.

Non volendo esimerci da una previsione, certi di sbagliare, diciamo Anime nere come miglior film e Nanni Moretti come miglior regia. Per tutto il resto, appuntamento alle 19 su Rai Movie.

Tutte le candidature

Miglior film
Anime Nere di Francesco Munzi; Hungry Hearts di Saverio Costanzo; Il giovane favoloso di Mario Martone; Mia madre di Nanni Moretti; Torneranno i prati di Ermanno Olmi.

Miglior regista
I cinque autori delle pellicole (Munzi, Costanzo, Martone, Moretti e Olmi) candidate per il miglior film.

Miglior regista esordiente
Andrea Jublin per Banana; Lamberto Sanfelice, Cloro; Eleonora Danco per N-capace; Edoardo Falcone per Se Dio vuole; Laura Bispuri per Vergine giurata.

Migliore sceneggiatura
Francesco Munzi, Fabrizio Ruggirello, Maurizio Braucci, per Anime nere; Saverio Costanzo per Hungry Hearts; Mario Martone e Ippolita di Majo per Il giovane favoloso, Edoardo Leo e Marco Bonini per Noi e la Giulia; Nanni Moretti, Francesco Piccolo, Valia Santella per Mia madre.

Miglior produttore
Cinemaundici e Babe Films, con Rai Cinema per Anime nere; Palomar, Rai Cinema per Il giovane favoloso; Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori per Indigo Film, con Rai Cinema per Il ragazzo invisibile; Carlo Cresto-Dina per Le meraviglie; Nanni Moretti per Sacher Film, Domenico Procacci per Fandango, con Rai Cinema per Mia madre.

Miglior attrice protagonista
Alba Rohrwacher (Hungry Hearts); Virna Lisi (Latin Lover); Margherita Buy (Mia madre); Jasmine Trinca (Nessuno si salva da solo); Paola Cortellesi (Scusate se esisto!).

Miglior attore protagonista
Fabrizio Ferracane (Anime nere); Elio Germano (Il giovane favoloso); Alessandro Gassmann (Il nome del figlio); Riccardo Scamarcio (Nessuno si salva da solo); Marco Giallini (Se Dio vuole).

Migliore attrice non protagonista
Barbara Bobulova (Anime nere); Micaela Ramazzotti (Il nome del figlio); Valeria Golino (Il ragazzo invisibile); Giulia Lazzarini (Mia madre); Anna Foglietta (Noi e la Giulia).

Miglior attore non protagonista
Luigi Lo Cascio (Il nome del figlio); Fabrizio Bentivoglio (Il ragazzo invisibile); Nanni Moretti (Mia madre); Claudio Amendola (Noi e la Giulia); Carlo Buccirosso (Noi e la Giulia).

Migliore autore della fotografia
Anime nere (Vladan Radovi); Hungry Hearts (Fabio Cianchetti); Il giovane favoloso (Renato Bertas); Il ragazzo invisibile (Italo Petriccione); Torneranno i prati (Fabio Olmi).

Miglior musicista
Anime nere (Giuliano Taviani); Hungry Hearts (Nicola Piovani); Il giovane favoloso (Sascha Ring, aka Apparat); Il ragazzo invisibile (Ezio Bosso e Federico De Robertis); Torneranno i prati (Paolo Fresu).

Migliore canzone originale
Anime nere (“Anime nere” interpretata da Massimo De Lorenzo, musica e testi di Giuliano Taviani); Il ragazzo invisibile (“Wrong Skin” musica, testi e interpretazione di Marialuna Cipolla); Nessuno si salva da solo (“Elis” musica e testi di Arturo Annecchino, interpretata da Costanza Cutaia e Martina Sciucchino); Sei mai stata sulla luna? (“Sei mai stata sulla luna?” musica, testi e interpretazione di Francesco De Gregori); Take Five (“Bonesempio” musica e testi di Giordano Corapi e Roberta Serretiello, interpretata da Roberta Serretiello).

Migliore scenografo
Anime nere (Luca Servino); Il giovane favoloso (Giancarlo Muselli); Maraviglioso Boccaccio (Emita Frigato); Noi e la Giulia (Paki Meduri); Torneranno i prati (Giuseppe Pirrotta).

Migliore costumista
Anime nere (Marina Roberti); Il giovane favoloso (Ursula Patzak); Latin Lover (Alessandro Lai); Maraviglioso Boccaccio (Lina Nerli Taviani); Torneranno i prati (Andrea Cavalletto).

Miglior truccatore
Anime nere (Sonia Maione); Il giovane favoloso (Maurizio Silvi); Il ragazzo invisibile (Maurizio Fazzini); Latin Lover (Ermanno Spera); Mia madre (Enrico Iacoponi).

Miglior acconciatore
Anime nere (Rodolfo Sifari), Ho ucciso Napoleone (Daniela Tartari), Il giovane favoloso (Aldo Signoretti, Alberta Giuliani), Latin Lover (Alberta Giuliani), Maraviglioso Boccaccio (Carlo Barucci).

Miglior montatore
Anime nere (Cristiano Travaglioli); Hungry Hearts (Francesca Calvelli); Il giovane favoloso (Jacopo Quadri); Italy in a Day (Massimo Fiocchi, Chiara Griziotti); Mia madre (Clelio Benevento).

Miglior fonico
Anime nere (Stefano Campus); Il nome del figlio (Remo Ugolinelli); Il ragazzo invisibile (Gilberto Martinelli); Mia madre (Alessandro Zanon); Torneranno i prati (Francesco Liotard).

Migliori effetti digitali
Il giovane favoloso (Chromatica); Il ragazzo invisibile (Visualogie); La buca (Reset VFX); Noi e la Giulia (Reset VFX, Visualogie); Torneranno i prati (Rumblefish).

Miglior documentario di lungometraggio
Belluscone. Una storia siciliana di Franco Maresco; Enrico Lucherini. Ne ho fatte di tutte i colori di Marco Spagnoli; Io sto con la sposa di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman al Nassiry; Quando c’era Berlinguer di Walter Veltroni; Sul Vulcano di Gianfranco Pannone.

Miglior film dell’Unione Europea
Alabama Monroe di Felix van Groeningen; La teoria del tutto di James Marsh; Locke di Steven Knight; Pride di Matthew Warchus; Storie pazzesche di Damián Szifron.

Miglior film straniero
American Sniper di Clint Eastwood; Birdman di Alejandro Gonzàles Iñárritu; Boyhood di Richard Linklater; Il sale della terra di Wim Wenders; Mommy di Xavier Dolan.

Miglior cortometraggio
Ha vinto Thriller di Giuseppe Marco Albano.

David giovani
Anime nere di Francesco Munzi; I nostri ragazzi di Ivano De Matteo; Il giovane favoloso di Mario Martone; Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores; Noi e la Giulia di Edoardo Leo.