Corruzione e tangenti, tremano i vertici Fifa

La parola a Alex Morte Fanlo, studente Optima Erasmus a Roma


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Arresti e retate in Svizzera scuotono la Fifa. Alla vigilia delle rielezioni per il rinnovo della presidenza, è intervenuta addirittura l’FBI con un blitz che ha portato all’arresto di sette dirigenti Fifa. Si indaga sui diritti televisivi, e soprattutto sulla controversa assegnazione della Coppa del Mondo 2018 e 2022 rispettivamente a Russia e Qatar. E mentre la Fifa si definisce, tramite un’affermazione del suo portavoce, “parte lesa e vittima delle circostanze”, il presidente Joseph “Sepp” Blatter, favoritissimo per il quinto rinnovo ai vertici Fifa, si dichiara totalmente estraneo ai fatti.

Abbiamo chiesto il parere di Alex Morte Fanlo, studente Optima Erasmus a Roma e grande esperto di calcio.

Tra gli indagati c’è anche Joseph Blatter, che però al momento non sembra essere sotto accusa. Tuttavia Blatter è stato a lungo pesantemente criticato per la sue rielezioni continue ai vertici della Fifa, e numerosi rappresentanti del mondo del calcio lo accusano di corruzione. Condividi questa opinione?

Joseph Blatter è un personaggio che in questi anni è stato criticato da molti personaggi chiave nel calcio, tra cui Johan Cruyff, ora grande critico calcistico; Michel Platini, attuale presidente della UEFA; Diego Armando Maradona, uno dei migliori giocatori della storia. Tutti loro, nel corso degli anni, hanno criticato alcune delle decisioni prese dal capo della più importante associazione del calcio moderno.
Anche io sono sicuro che Blatter è responsabile e merita queste accuse.
Dato che è il presidente della Fifa, tutto ciò che accade nella Fifa passa sempre sotto il suo controllo e quindi Blatter è colpevole in ogni caso, sia se ha tollerato questi atteggiamenti facendo finta di non vedere, sia se non ha effettivamente vigilato come avrebbe dovuto. Uno degli ispettori di polizia che hanno indagato sul caso ha detto che la corruzione ha raggiunto la maggior parte delle istituzioni Fifa, come se la corruzione fosse ordinaria amministrazione. Vale a dire che oggi all’interno della Fifa la corruzione è presumibilmente istituzionalizzata. E questo di sicuro si ritorcerà contro la candidatura di Blatter nelle imminenti elezioni del 29 per il rinnovo della presidenza
Indubbiamente, il fatto che anche i vertici dello sport più mediatico del mondo siano macchiati di accuse di frode e associazione a delinquere incrina una volta di più la fiducia del grande pubblico nei confronti di questo sport.

Calcio e corruzione: un binomio che in Italia ricorre anche troppo frequentemente. E’ così anche in Spagna?

Sicuramente l’Italia è più tristemente nota rispetto alla Spagna per questi episodi. Penso a Calciopoli, sicuramente il caso più famoso, che ha visto coinvolti club di Serie A come Juventus, Milan, Lazio e Fiorentina.
Anche nel 2013 sono state effettuate indagini su oltre 30 club italiani sospettati di complicità in partite truccate e scommesse clandestine.
Per quanto riguarda la Spagna, solo alcune specifiche partite negli ultimi anni sono state coinvolte in questi comportamenti antisportivi. A mio avviso, in Spagna la corruzione agisce a livello sotterraneo, si verifica più nelle sedi istituzionali, proprio come accade nella Fifa, che nel caso di partite truccate. Ad esempio, nel Barcelona ci sono stati molti problemi a causa di pressioni da parte di altri organi come la Fifa (stop al mercato fino al 2016). Ma ci sono stati anche casi come quello del presidente del Sevilla FC che un anno fa finì in prigione con l’accusa di appropriazione indebita. Inoltre occorre menzionare la grande quantità di debiti che molti club hanno con le autorità fiscali spagnole, pur godendo sicuramente di trattamenti privilegiati. Infatti, solo perché si tratta di squadre sportive, non incorrono nelle stesse sanzioni di altre società o di privati che pure si trovano indebitati fino al collo.

Sono in molti a chiedere un anno senza calcio. Per riflettere, moderare e riformare il mondo del calcio. Sei d’accordo con questa proposta o credi sia un’utopia, a causa dei diritti televisivi e degli sponsor miliardari? E soprattutto può essere veramente utile?

A mio parere, questa idea di paralizzare il mondo del calcio per un anno è abbastanza infattibile, oltre che sproporzionata, perché dopotutto parliamo di uno dei più grandi fenomeni di intrattenimento, che coinvolge innumerevoli persone in tutto il mondo. Sicuramente sarebbe un’attesa intollerabile per tutti i tifosi e gli appassionati di calcio. Per non parlare di tutte le persone che letteralmente vivono grazie al calcio in tutto il mondo: calciatori, giornalisti, lavoratori degli stadi, imprese associate ai club, etc. Gli interessi in gioco, al di là di quelli puramente calcistici, sono davvero tanti.
Anche dal punto di vista morale non credo che questa decisione possa effettivamente essere utile. So che può sembrare una visione molto pessimista, ma come intenditore di calcio e di tutti gli interessi che girano intorno al calcio credo che “il gioco più bello del mondo” segua la stessa direzione delle grandi multinazionali, che a loro volta seguono un solo credo: il potere del denaro.