Il FranPagellone degli ospiti della quarta puntata di #Amici14


INTERAZIONI: 322

Dear Jack. Voto 5. Con me partono male. E finiscono anche peggio, visto che sono stati “costretti” ad esibirsi con uno scialbo Luca Tudisca.
L’idea che mi hanno sempre comunicato è quella di essere un ordinato baraccone tutto sguardi e pettinature alla moda, per il resto sono solo frasette da diario scolastico e distintivo. Sarebbe assurdo non ammettere che hanno una consistente fetta di pubblico, ma sarebbe altrettanto assurdo non ipotizzare un loro sintomatico declino, inferto, a colpi di mazza chiodata, dalla vera corazzata di quest’anno: i The Kolors. Canzoni ripetitive da un lato e mercato saturo dall’altro dovrebbero essere quindi un campanello d’allarme per la band: potrebbero imparare a loro spese che, una volta “cancellati”, il “segno” potrebbe sparire in fretta.

Marco Mengoni. Voto 8. Il primo duetto con i The Kolors è da annali della storia dei talent, il suo outfit pure (con menzione speciale nell’albo “Enzo Miccio” dei peggio vestiti di questa edizione). La verità è che potrebbe cantare tutto. Dalla Turandot al bugiardino della Tachipirina in supposte e risultare comunque credibile e godibile.
Volendo proprio trovare un problema, non tanto nell’esibizione in sé quanto invece in quello che è il quadro complessivo della carriera del Mengoni, direi che i testi che gli propinano sono spesso melensi e poco adatti a far risaltare la reale potenza di una delle voci più internazionali attualmente disponibili in Italia.

Fedez. Voto 7. Quando non è azzannato da giornalisti, politici, opinionisti, cani, gatti, topi e acari della polvere, riesce a trovare il tempo per cantare. La sua esibizione perde almeno due punti a causa della performance inspiegabilmente sottotono della concorrente Valentina, dalla quale ci aspettavamo l’incisività che le abbiamo sempre riconosciuto. E invece il ritornello de “l’amore eternit” si è rivelato essere un imbarazzante serie di tentativi per beccare la giusta tonalità. Peccato.
Tornando su Fedez, il suo attuale rischio è la sovraesposizione. Per come la vedo, riesce a porsi in maniera sensata in riferimento a qualsiasi cosa faccia; ma siamo davvero sicuri che l’opinione pubblica voglia davvero approfondire e giudicarlo quantomeno pertinente nelle sue argomentazioni? O sta solo cercando l’occasione per etichettarlo frettolosamente come “tuttologo”? Nel frattempo, Pop-hoolista vende più pane caldo il sabato mattina.

Il Volo. Voto 3. Sono la roba più kitsch partorita dal panorama musicale italiano dai tempi dell’esordio di Loredana Lecciso. E non era facile battere una che ha iniziato cantando “guardami negli occhi, guardami nel cuore, ogni donna ha un suo dolore”.
Per fare scopa, sono stati accoppiati a Mattia Briga, il concorrente secondo in perfidia solo alla diabolica Martina Stavolo. Il risultato è stata un’accozzaglia eterogenea, una gara all’ultimo ego tra prime donne, in cui le due componenti hanno finito per guardarsi in cagnesco in un’esibizione in cui era estremamente labile il confine tra “duetto” ed il “non ti sputo, sennò ti profumo”.
Non riesco proprio a farmeli piacere, ma la verità è che con loro vinceremo facilmente il prossimo Eurovision Song Contest: se in casa nostra suscitano sentimenti contrastanti, in buona parte del mondo strappano con disinvoltura milioni di reggiseni con un banale “do” di petto.