Fedez costretto a condannare la violenza dei black bloc: un capro espiatorio per #noexpo

Aveva solidarizzato coi #noexpo, ma quando i black bloc hanno messo a ferro e fuoco Milano tutti hanno chiamato in causa Fedez: ecco la sua replica

Fedez attaccato sui social per #noexpo

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Dopo aver espresso solidarietà ai manifestanti #noexpo nella giornata di giovedì, Fedez ha preso le distanze dagli scontri che si sono verificati nel giorno dell’inaugurazione di Expo 2015: quando centinaia di black bloc hanno trasformato una protesta veemente ma pacifica in una vera e propria guerriglia urbana, il rapper si è sentito in dovere di precisare che mai ha giustificato né istigato alla violenza con la sua adesione alle contestazioni degli antagonisti.

Quando Fedez era sceso in campo con i manifestanti #noexpo, con tweet che gli avevano procurato critiche ed insulti, la situazione non era ancora trascesa: nel pomeriggio del Primo Maggio, però, circa 700 facinorosi a volto coperto hanno dato fuoco ad auto e cassonetti, spaccato vetrine, lanciato bombe carta. Di fronte alla città a ferro e fuoco, in tanti hanno chiamato in causa Fedez, addirittura insinuando che le sue parole del giorno prima avessero in qualche modo istigato quelle violenze.

Impossibile credere che il rapper abbia così tanta influenza, ma come ha sottolineato Selvaggia Lucarelli forse è proprio il sistema mediatico che ha esagerato nel conferire tanto lustro alle sue (legittime e rispettabili, ma personalissime) opinioni.

Interpellato da destra e da sinistra, dai giornalisti di Repubblica come da quelli del Giornale, Fedez ha condannato senza appello lo scempio messo in scena nel centro di Milano e ribadito di essere al fianco di chi sostiene una protesta “etica e pulita e non violenta“. Una precisazione probabilmente superflua, visto che Fedez nel suo messaggio originario non aveva mai inneggiato alla violenza, ma semplicemente condiviso lo spirito e le motivazioni della protesta prima che questa degenerasse. Eppure in centinaia sui social ne hanno fatto il capro espiatorio di una situazione che si era semplicemente limitato a commentare prendendo posizione in modo netto.

Anche il socio J-Ax, che aveva difeso Fedez dalle accuse di Matteo Salvini in un videomessaggio per il Primo Maggio, ha affrontato la questione precisando che le azioni violente di “qualche centinaio di utili idioti venuti da tutta Europa (…) aiuteranno proprio quell’expo che pretendono di protestare“.