Il terzo episodio della quinta stagione di Game of Thrones non ci ha mostrato tanta azione, a parte la scena di morte alla barriera, però ha gettato le fondamenta per grandi cambiamenti che riguardano principalmente la famiglia Stark.
Sicuramente il grande colpo di scena di questa terza puntata è il matrimonio combinato da Ditocorto (Aidan Gillen) di Ramsey Bolton (Iwan Rheon) con la povera Sansa Stark (Sophie Turner), che, a quanto pare, è destinata a stare solo con dei pazzi sadici. Lord Baelish, comunque, pare non sapere nulla delle oscure inclinazioni di Ramsay, anche se, secondo me, ne sapremo di più in futuro… Sansa si è fatta convincere ad unirsi in matrimonio ad un Bolton, sì gli stessi Bolton che hanno trucidato la famiglia Stark nel famoso episodio Le nozze rosse, dopo aver udito le parole del suo compagno di viaggio, nonché grande manipolatore: Non c’è giustizia in questo mondo a meno che siamo noi a farla. Se hai amato la tua famiglia vendicala. Ma quale sarà in realtà il piano di Lord Baelish? Perché lui ha sempre un piano, anche se per ora ci è sconosciuto.
Intanto a Braavos Arya Stark ha iniziato il suo addestramento con uno degli Uomini senza volto, ma scopre di doversi liberare di tutti i suo averi, anche se miseri. La giovane non ha difficoltà a gettare tutto, tutto tranne la sua fidata Ago che decide di nascondere. Arya è davvero pronta a dire addio ad Arya Stark?
Infine Jon Snow (Kit Harrington) che ora non è più soltanto un Guardiano della Notte tra i tanti ma è il loro Lord Comandante, ed ha subito mostrato di che stoffa è fatto. Nel frattempo però il suo retaggio Stark è tornato a bussare alla porta del suo cuore vestito da Stannis Baratheon. Quale strada deciderà di percorrere il giovane bastardo di casa Stark?
Cosa faranno i tre giovani Stark, vorranno ricordare le loro origini o sceglieranno di dimenticarle per sempre?