Per i 20 concorrenti di The Voice of Italy 3 è tempo di Live Show: l’ultima fase del talent della Voce parte ufficialmente mercoledì 29 aprile, con la prima puntata in diretta per questa terza edizione.
Dopo aver selezionato i concorrenti con le sfide interne a ciascun team, i coach Piero Pelù, Noemi, J-Ax, Francesco e Roby Facchinetti portano cinque talenti ciascuno nell’arena dei Live Show, che finalmente vedrà protagonisti i telespettatori attraverso il televoto.
In vista del debutto in diretta, martedì 28 aprile 2015 si è tenuta a Milano la conferenza stampa di presentazione dei Live Show di The Voice of Italy 3, alla presenza dei coach e dei concorrenti.
Tra le novità di quest’anno c’è una una maggiore attenzione all’universo web, con due appuntamenti pre e post puntata pensati appositamente per il popolo della rete.
Sarà la V-Reporter Valentina Correani a condurre le due finestre in streaming prima e dopo la messa in onda della puntata, Aspettando The Voice, dalle 20.30 alle 21.10 circa, vedrà protagonisti i coach, i talenti ed alcuni ospiti in webroom, mentre l’After The Voice sarà dedicato ai commenti a caldo dopo la serata. I due appuntamenti saranno fruibili solo sul web, pensati per anticipare e chiudere la puntata in onda in live streaming sul sito ufficiale.
A The Voice of Italy 3 non mancheranno ospiti italiani ed internazionali nelle cinque puntate che condurranno alla finale. I cantanti di ogni team si esibiranno dal vivo con coreografie ed impianti scenografici sempre diversi: i tre più votati passano il turno e i due restanti saranno giudicati dal coach di riferimento. Con questo semplice meccanismo si arriverà a decretare i concorrenti che accederanno alla finale del 27 maggio.
Gli ospiti della prima puntata in diretta sono rimasti top secret in conferenza stampa: “Non ci saranno i Rolling Stones e nemmeno i Beatles, pare che Jimi Hendrix non potesse venire” ha ironizzato Piero Pelù. La pagina Facebook di The Voice of Italy 3 ha successivamente svelato il nome della band internazionale che si esibirà nella prima puntata.
J-Ax si è detto sollevato dal fatto che quest’anno non ci sia stato nessun caso suor Cristina ad animare il dibattito intorno al programma.
Sono felice che quest’anno ci sia stata la musica al centro senza dover dibattere di costume, religione o altro. Sono orgoglioso dei miei ragazzi, questa è la fase del programma che preferisco: ora sta a loro dimostrare che effetto hanno sul pubblico (…) Sono contento per suor Cristina perché almeno in Giappone è esplosa, mi spiace che non abbia avuto un singolo e un video in rotazione in Italia, sono contenta che nel mondo qualcuno abbia capito il progetto e che abbia fatto grandi numeri in Giappone. Per quest’anno sono dell’idea che bisogna prima convincere il mercato italiano, spero ci sia maggiore attenzione per chi vince The Voice e i per gli altri finalisti.
Noemi ha presentato i suoi talenti elogiando la caratteristica principale del suo team, ovvero quella di essere poliedrico.
Sono contenta di essere qui per il terzo anno e di rappresentare non solo il soul ma anche il pop, che è un calderone capace di racchiudere personalità molto diverse: i miei concorrenti cercheranno di ampliare i loro confini non solo artistici ma anche umani.
Roby Facchinetti ha provato a raccontare il debutto sulla poltrona rossa di The Voice of Italy 3, mentre il figlio Francesco Facchinetti lo ha ripreso per mandarlo in onda su Periscope.
Siamo partiti senza sapere come comportarci, alla fine abbiamo deciso di essere noi stessi. Abbiamo messo insieme 5 talenti straordinari che hanno meritato i Live Show, sono tutti molto diversi fra loro e ai Live ci saranno grandi sorprese che renderanno più chiare alcune delle nostre scelte di queste settimane (…) Grazie a The Voice ho scoperto sfaccettature di mio figlio che non conoscevo, alcune belle altre meno, ma questa è la vita.
Piero Pelù ha definito questa fase del talent la “più tremenda“, perché ad ogni puntata sarà difficile eliminare talenti in gamba, aggiungendo un’importante novità per quanto riguarda la partnership con la Universal, che offre un contratto al vincitore del talent ma per la prima volta produrrà anche gli Ep dei 4 finalisti.
Ringrazio personalmente la Universal: io criticai quello che non è stato fatto nelle edizioni precedenti, questo ha scatenato forse un interesse maggiore da parte dell’etichetta come della Rai e di Toro Produzioni. Quest’anno per i 4 finalisti verranno pubblicati 4 mini-LP: dunque ci saranno 4 opportunità per i ragazzi di venire fuori, per noi coach il compito di scegliere i finalisti sarà ancora più difficile (…) Questo può essere uno stimolo per i bravi interpreti ma anche per chi sa scrivere.