Hai notato un consumo anomalo della batteria a bordo del tuo Samsung Galaxy S5? Nonostante tu non abbia effettuato aggiornamenti nell’ultimo periodo, o non abbia preso ad usare più intensamente il device, i conti più non tornano, e l’autonomia dura sempre meno? Probabile che la causa stia in una qualche applicazione installata di recente.
Se finora lo si poteva sospettare senza però averne una conferma diretta in termini di numeri e percentuali, adesso lo studio condotto dalla Queen’s University ha finalmente spazzato via ogni dubbio.
Scaricare ed usufruire di applicazioni gratuite comporta un dispendio energetico molto più pronunciato rispetto ai corrispettivi a pagamento. Come mai, ti starai chiedendo. La ragione è semplicissima: l’applicazione gratuita, quale più quale meno, apre le porte a continui popup pubblicitari, consumando dati, occupando RAM e facendo lavorare oltremodo la CPU del Samsung Galaxy S5.
Il lancio di ads comporta il 79 % in più di consumo dati, sottopone il processore ad uno sforzo superiore di circa il 48 % ed ad un’occupazione della memoria volatile di circa il 22 % oltre la norma. Il tutto si traduce in un dispendio energico che oscilla tra il 16 ed il 33 % in più, vale a dire dalle 3 alle 5 ore di autonomia in meno rispetto a condizioni normali. Effettuare il download di applicazioni gratuite, anche dal Play Store, ha in realtà un prezzo molto alto in termini di batteria e prestazioni.
Bisogna fare molta attenzione ai programmi ad uso gratuito di cui intendiamo usufruire, monitorandone durante la giornata i comportamenti, e verificando che i consumi rientrino nella norma. In caso contrario, sapremmo a quale causa attribuire la colpa del tracollo energetico del nostro Samsung Galaxy S5 (naturalmente il discorso vale per qualsiasi altro device Android).