Si susseguono in giro per il mondo test davvero sensati per i principali top di gamma, soprattutto quelli che sono basati sul sistema operativo Android e, devo dirlo, spesso e volentieri faccio molta fatica a comprendere le motivazioni che portano gli “esperti” a distruggere letteralmente un device per dimostrare cose francamente ovvie.
Anche in questo senso il recente Xiaomi Mi Note si colloca nella élite dei modelli di fascia alta, visto che il recente phablet è stato letteralmente fucilato con tanto di video apparso sul web. Risultato? Potete tranquillamente immaginarlo senza nemmeno imbattervi nelle immagini a seguire. Per quanto apprezzabile lo slow motion, vedere un dispositivo finire in mille pezzi che senso può avere? Dubito che qualcuno abbia mai pensato che lo Xiaomi Mi Note disponga di poteri sovrannaturali per respingere un proiettile, ma tant’è.
Per chi non vuole perdersi questa “chicca“, ecco il video che ho appena finito di descrivervi, per la rabbia di coloro che difendono i diritti degli smartphone.
Uno dei concorrenti diretti del nuovo Xiaomi Mi Note, indipendentemente dal prezzo che sarà fissato per il device qualora si tratterà di uno smartphone di importazione, è e sarà per forza di cose il cosiddetto LG G3. Anche quest’ultimo nel corso degli ultimi mesi è stato sottoposto a test più o meno crudeli per valutarne la resistenza ai danni accidentali e anche in questo caso abbiamo video a supporto.
La differenza rispetto al filmato precedente è abissale, visto che in questo caso viene simulato la caduta del device da un’altezza umana, riproponendo una situazione che purtroppo è capitata anche al sottoscritto (fortunatamente senza danni eccessivi). Ecco il video:
Avete mai sperimentato sulla vostra pelle crash test di questo tipo con i phablet Android di ultima generazione?