WhatsApp e i furti in casa: contro i ladri funzionano i gruppi di controllo del vicinato

In fuga i ladri grazie a WhatsApp: non un'utopia ma possibile grazie all'app più diffusa al mondo e alla collaborazione di tutti.

WhatsApp

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WhatsApp non è solo chat per scambiarsi foto e video delle vacanze, auguri o magari per parlare di argomenti futili. L’app di messaggistica più diffusa al mondo, proprio per la sua grande distribuzione, può essere più che utile per la pubblica sicurezza.

Avete mai sentito parlare di controllo del vicinato e della sua ultima declinazione “virtuale” attraverso WhatsApp? La pratica, come sempre, è nata negli Stati Uniti e ora si è diffusa anche in Italia, vista l’escalation di furti negli appartamenti e nelle villette di periferia. In pratica, i vicini di casa fanno gruppo (letteralmente) in WhatsApp e si segnalano a vicenda avvistamenti di persone e macchine sospette, movimenti anomali e nel caso, vere e proprie testimonianze di scassi in atto.

Sistema semplice ma immediato, basta seguire poche e semplici regole: per evitare perdite di tempo, nel gruppo di controllo WhatsApp non dovranno mai essere condivisi commenti o argomenti off topic ma le sole segnalazioni nude e crude, nulla di più. Naturale, poi, che prima di utilizzare l’app, prerogativa assoluta dovrà essere data alla chiamata ai numeri di emergenza che restano i primi referenti in caso di furto.

Negli ultimi giorni, un episodio di furto a Falcognana, frazione di Roma, ha evidenziato la bontà del metodo. Alcuni ladri sono stati segnalati ancora in azione in un appartamento. Peccato che un vicino, intervenuto prima dell’arrivo dei carabinieri, abbia subito un trauma cranico per la reazione dei ladri colti in fragrante. Proprio la bontà della procedura e l’epilogo della vicenda fa nascere un nuovo spunto di riflessione: e se fossero le stesse forze dell’ordine a dotarsi di un numero WhatsApp di contatto (nel caso in cui le vittime non abbiano la possibilità di una chiamata vocale) o di un collegamento più diretto agli stessi gruppi di controllo? Certo, andrebbe verificata e garantita l’autenticità dei messaggi e non la loro “natura burlona” ma contro la micro criminalità ogni astuzia é al vaglio. Voi cosa ne pensate?